Toscana – Coronavirus: niente raccolta differenziata per chi è positivo o in quarantena

Una recente informativa della Regione, che recepisce le raccomandazioni dell’istituto Superiore di Sanità, chiarisce e dettaglia ulteriormente le modalità del servizio di raccolta rifiuti distinguendo tre modalità diverse di raccolta per tre fasce di utenza:
– i pazienti positivi Covid19, in isolamento o quarantena obbligatoria;
– i soggetti non positivi ma solo in quarantena obbligatoria
– i non positivi, non in quarantena e non in isolamento.
Cosa deve fare chi è positivo, in quarantena o in isolamento
Si conferma la richiesta di interrompere la raccolta differenziata e di adottare puntuali misure per il confezionamento dei rifiuti. Il servizio può essere effettuato solo dagli operatori di Sei Toscana, seguendo le disposizioni della precedente ordinanza del 16 marzo della Regione Toscana.
Cosa deve fare chi è solo in quarantena
Nel caso di soggetti che devono osservare solamente la quarantena obbligatoria ma che non risultano positivi al virus, sono caldeggiate invece le seguenti modalità:
– utilizzare due o tre sacchetti resistenti (uno dentro l’altro) in cui gettare i rifiuti indifferenziati;
– indossare guanti monouso per chiudere bene i sacchetti senza schiacciarli con le mani utilizzando dei lacci di chiusura o nastro adesivo;
– una volta chiusi i sacchetti, gettare i guanti usati in nuovi sacchetti per il successivo conferimento.
Cosa deve fare chi non è positivo e non è in quarantena e in isolamento
Per chi invece non deve osservare obblighi di quarantena, isolamento e non è positivo al Covid-19, l’Istituto superiore di sanità raccomanda di non interrompere la raccolta differenziata, ma di prevedere che fazzoletti usati, rotoli di carta, mascherine e guanti utilizzati debbano essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati e utilizzando almeno due sacchetti resistenti, uno dentro l’altro.

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