Al fine di garantire la continuità didattica e formativa nel periodo di sospensione dei servizi educativi, scolastici e di formazione professionale nel periodo dell’emergenza sanitaria da coronavirus Covid-19, la Regione Toscana, in ottemperanza a quanto previsto dai decreti della Presidenza del consiglio dei ministri dell’8 e 10 marzo scorsi, garantisce ai propri cittadini, in particolare ai giovani che stanno acquisendo una professionalità, la possibilità di continuare a formarsi incrementando le attività della Fad, la formazione a distanza.
Al centro delle decisioni adottate in quest’ottica dalla Regione ci sono le attività organizzate con il finanziamento del Fondo sociale europeo, quelle del Progetto nazionale Garanzia giovani e le attività formative riconosciute dalla Regione.
“La formazione a distanza è considerata sostitutiva dell’attività d’aula se realizzata in modalità sincrona e rispettando alcuni requisiti fondamentali”, afferma l’assessore ad Istruzione, formazione e lavoro della Regione Toscana, Cristina Grieco, che sottolinea anche come “le nuove tecnologie, in questo periodo di ‘distanziamento sociale’, permettono di sostituire in modo efficace le attività didattiche generalmente svolte presso sedi fisiche”.
I requisiti fondamentali che i corsi a distanza devono avere, per essere riconosciuti validi, sono il tracciamento della presenza, l’effettività della connessione internet dell’allievo, le prove intermedie e l’interattività con il docente. Per consentire lo svolgimento dei controlli, al contempo, l’agenzia formativa che organizza il corso è tenuta ad inviare all’ufficio territoriale competente in materia di formazione l’indicazione del web-link e le eventuali credenziali per poter accedere da remoto alla classe virtuale.
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