Piombino – TIRRENICA: NECESSARIO L’ ADEGUAMENTO A SUD DI GROSSETO

398. al via il procedimento per gli espropri del 1° tratto fino al Gagno.
Buone notizie per la realizzazione del 1° lotto del prolungamento della S.S. 398 dallo svincolo della Geodetica fino al Gagno. Recentemente l’Anas ha infatti comunicato l’avvio del procedimento per la realizzazione del 1° tratto della bretella ai fini del progetto esecutivo e per gli espropri delle particelle di terreno che dovranno essere effettuati.
Rispetto al progetto definitivo approvato dal Cipe nell’ottobre del 2018, infatti, per la costruzione dell’opera è stato necessario integrare il progetto con modifiche al piano dell’esproprio procedendo all’integrazione della dichiarazione della pubblica utilità.
Entro 60 giorni potranno essere inviate osservazioni presso l’Unità Operativa Espropri della Struttura territoriale Toscana a Firenze.
Si tratta pertanto di un altro passo avanti verso la realizzazione della strada, almeno fino al Gagno, di vitale importanza per il territorio.
E in tema di infrastrutture, e in particolare sull’autostrada Tirrenica, interviene il vicesindaco di Piombino Giuliano Parodi, che nel 2009 fu fondatore del comitato NOSAT,
“Era il 27 giugno del 2011, quando fu inaugurato il “nuovo” casello di Rosignano che ha “privatizzato” un piccolo tratto della Variante Aurelia istituendo, senza alcun beneficio per i cittadini, una gabella per chi transita sulla super strada pubblica e pagata dai cittadini – commenta Parodi – Il lotto Rosignano San Pietro In Palazzi fu approvato in fretta e furia mentre “resistevano” le tante difficoltà ad ottenere un via libera per il tratto che veramente necessitava di un intervento, quello a sud di Grosseto e mentre scomparivano quasi tutte le opere complementari all’autostrada che doveva costruire Sat.
Per tenere a bada le proteste, ai residenti della Bassa Val di Cecina fu concessa l’esenzione provvisoria purché si dotassero di Telepass (il cui canone di noleggio è a loro carico) lasciando l’onere di pagare la gabella da subito ai Livornesi e a chi risiede in Val di Cornia.”
Il progetto autostradale, mai realmente partito, veniva raccontato dai sostenitori come panacea di tutti i mali del territorio, necessario allo sviluppo e al progresso. Ricordiamo che il progetto si è interrotto per motivi economici legati agli appalti dei lavori (stoppati dalla Corte Europea) e alle previsioni di redditività; che il piano economico e finanziario, mai reso pubblico, non garantiva a Sat il rientro dall’investimento e che l’Europa non ha mai affermato fosse necessaria una autostrada a pagamento.
Ad oggi non sono stati ancora diffusi i dati dei passaggi al casello, quanti mezzi transitano in esenzione e sono quindi riferibili con sicurezza ai residenti? Quanto “rende” il casello rispetto alle previsioni del piano economico finanziario che ha deciso la durata della concessione? Questi dati sono fondamentali per capire la realtà del traffico di oggi e le possibili proposte.
“A tutti i sindaci che ora hanno preso consapevolezza che la Tirrenica così com’era stata pensata gravava solo sulle tasche dei cittadini – continua Parodi – rivolgo un invito ad aprire un dibattito serio e concreto sul futuro della viabilità del nostro territorio con l’obiettivo di togliersi dal collo, una volta per tutte, il cappio di decisioni prese lontano dal territorio e nell’interesse di altri. Per il tratto a sud di Grosseto c’è da chiedersi dove erano questi politici tutte le volte che i comitati sfilavano sull’Aurelia chiedendo l’adeguamento e la messa in sicurezza secondo il progetto Anas del 2000. Fossero stati a fianco dei cittadini fin da subito, forse oggi avremmo un corridoio sicuro, moderno e gratuito. Preso atto della situazione posso solo dire che va bene così, meglio tardi che mai visto che per il tratto a sud di Grosseto c’è ancora modo per lo Stato di intervenire nell’interesse dei cittadini.”

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