Piombino – Riunita la Commissione pari opportunità: Rosy Di Falco eletta presidente all’unanimità

Nel pomeriggio di oggi, lunedì 3 agosto, si è tenuta la prima riunione della nuova Commissione per le pari opportunità del Comune di Piombino: Rosy Di Falco, consigliere comunale tra le fila della lista Ferrari sindaco, è stata eletta presidente all’unanimità. Le vicepresidenti sono Fabiola Bertolai del Soroptimist Club di Piombino e Nicla Robba di Equality Italia.
“Ringrazio le commissarie – ha detto la neo presidente – per la fiducia che mi hanno dimostrato con il voto. Mi metterò, quindi, sin da subito al servizio di tutta la collettività femminile e non solo. L’auspicio è che questa Commissione lavori unita superando le contrapposizioni politiche: dobbiamo essere un tandem per assottigliare le pareti che separano ancora l’uomo e la donna”.
Come da nuovo regolamento, varato dal Consiglio Comunale, fanno parte della commissione tutte le donne elette – consiglieri comunali e consiglieri di quartiere – gli assessori donna, una rappresentante del Centro antiviolenza di Piombino e le rappresentanti delle associazioni che hanno presentato la candidatura: Arci Piombino, Associazione Mazziniana, Associazione Noi donne, Equality Italia, Fidapa Bpw Italia, Fratelli d’Italia, Pubblica Assistenza, Rete Solidale Antirazzista, Samarcanda, Soroptimist, Spazio H e Spi Cgil Piombino.
Il sindaco Francesco Ferrari è andato ad augurare buon lavoro al nuovo presidente e a tutta la commissione appena insediata.
“Il raggiungimento della parità di genere – dichiara il sindaco Francesco Ferrari – è, purtroppo, un obiettivo ancora da raggiungere: quello che serve è un profondo cambiamento culturale ed è importante che tutti noi, nel quotidiano, ci impegniamo per metterlo in atto. Certamente la commissione ricopre un ruolo cruciale nell’intercettare e mettere in campo tutte le azioni utili all’educazione e alla sensibilizzazione dei cittadini, in particolare i più giovani, affinché la distanza tra maschile e femminile si riduca sempre più e, finalmente, sia riconosciuto alla donna giusto valore”.

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