La notizia era nell’aria da tempo, fin dal momento del ritrovamento del cadavere della 76enne Simonetta Gaggioli già funzionaria alla regione. Dall’esame dei fatti ad uccidere la signora non poteva che essere la coppia formata dal figlio Filippo Andreani di 47 anni e dalla nuora Adriana Pereira Gomes che di anni ne ha 31. C’era da stabilire solo il ruolo dei due nell’omicidio. Una coppia strana che non aveva, di fatto, i mezzi per tirare avanti anche perché c’era da sfamare ben tre figli. Una situazione che era apparsa chiara nel pensiero degli inquirenti tanto che si è deciso di provvedere ad impedire alla coppia di tornare in Brasile. Dall’esame dei fatti e delle dichiarazioni, sarebbe stata la Pereira ad uccidere la Gaggioli somministrandole, in un caffè, una massiccia dose dei medicinali che la Gaggioli prendeva per le sue condizioni di salute. L’omicida aveva effettuato questa operazione mentre il marito stava dormendo nella stanza accanto. Poi aveva approfittato del bancomat della suocera per effettuare dei prelievi. L’evidenza dei fatti è avvenuta con la simulazione del trasporto di un manichino che ha dimostrato che la Pereira sarebbe stata in grado di effettuare l’operazione. Alla guida della vettura con il cadavere della signora c’era la Pereira che ha detto che avrebbe voluto recarsi Follonica dove nel cimitero si trovava la salma del marito della defunta. Un guasto dell’auto aveva però impedito di raggiungere la cittadina balneare, per cui c’è stata la necessità di abbandonare la salma nel fosso dove è stata ritrovata.
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