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Il celebre violoncellista a Piombino giovedì 9 maggio.
Al Metropolitan giovedì 9 maggio ore 21,00 ultimo concerto della stagione concertistica 2018-19 con Mario Brunello, uno dei grandi nomi della scena internazionale. Il programma della serata, incentrato sulla Russia ottocentesca, vede l’esecuzione di composizioni in cui la musica di Mozart, idealizzata come luogo di Eden, si riflette in quella di Čajkovskij (attraverso il cimento temibile della Variazioni su un tema Rococò), e questa a sua volta si rifrange nelle composizioni dei suoi contemporanei Anton Stepanovič Arenskij e Anton Rubinstein.
Il concerto si apre con il pianista e compositore Arenskij dal lirismo intenso e a tratti sognante. Dalla sua musica migliore e dalla fisionomia dei suoi temi traspare una chiara inclinazione per il più illustre rappresentante del versante moscovita, cioè per Čajkovskij, tanto che il pezzo sinfonico più noto di Arenskij sono appunto queste Variazioni per orchestra d’archi op.35a.
Il Secondo Concerto nella tonalità di re minore e con il numero d’opera 96 è una composizione oggi raramente eseguita rispetto ad altre, ma perfettamente figlia del suo tempo.
Čajkovskij enunciava nel 1886 la sua devozione verso l’arte mozartiana, in particolare per il Don Giovanni. Perciò non c’è da stupirsi che, nel centenario della prima rappresentazione dell’opera, sentisse il desiderio di onorarne la memoria in maniera adeguata con un pezzo orchestrale sui generis, offerto a Mozart, costruito su pagine di Mozart. La Suite in sol maggiore op.61, detta per l’appunto Mozartiana, venne presentata a Mosca, con l’autore sul podio, ed è la quarta delle sue suite orchestrali.
Il concerto si chiude con un altro lavoro di Čajkovskij, anch’esso ispirato a Mozart, una serie di Variazioni per violoncello e orchestra su “un tema rococò”. Indirizzate al celebre violoncellista Wilhelm Fitzenhagen, sono un’invenzione originale che si trasforma progressivamente in un brillante pezzo di bravura.