Piombino – LA BIBLIOTECA FULCRO DEL POLO CULTURALE

L’incontro sul polo culturale organizzato dal “Manifesto per la cultura” presente l’assessore Parodi, ha fatto emergere idee interessanti sul significato del polo culturale e di una biblioteca moderna. Un’idea diversa da quella proposta dall’amministrazione basata sulla separazione tra biblioteca vista come “deposito di libri” e un “punto prestito” con il polo culturale visto come centro di aggregazione solo per i giovani. Al contrario, gli esempi di biblioteche in Regione (vedi l’intervento di Roberto Cerri sulla biblioteca “Gronchi” di Pontedera), dimostrano che questi servizi si connotino come vere “piazze”, spazi polivalenti dove scambiare informazioni, leggere e consultare online, veri e propri hub della cultura, centri di attrazione per i giovani e dove sia possibile mettere in atto progetti tra generazioni di cui c’è bisogno. Un’idea che unisce il tessuto sociale senza  dividere gli spazi in una logica inconcepibile. Il polo culturale non può prescindere dalla presenza di una biblioteca tecnologicamente moderna con sedute dotate di wifi, strumentazione gratuita per tutti. In questo modo il polo può diventare un centro di attrazione e un riferimento per tutta la città. Per questo si chiede all’amministrazione perché si è rivisto il progetto e con quali  costi e dove si collocherà l’archivio Acciaierie venendo meno la riqualificazione delle officine ex Ipsia.

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