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Il Gruppo 2019 scrive: “I problemi dell’Italian Food, sono i problemi di un’intera filiera produttiva. Derivano dall’incapacità del Comune di pianificare la relazione tra attività produttive e tessuto urbano, dall’indifferenza delle istituzioni verso l’agroindustria e della scarsa appetibilità del nostro territorio per le imprese. La prima responsabilità amministrativa è aver lasciato morire tra burocrazia e indifferenza il protocollo del 2012 che prevedeva lo spostamento dell’Italian Food al Campo alla Croce già dal 2014, oggi l’Amministrazione si trova in difficoltà sull’autorizzazione temporanea per i parcheggi per le difficili condizioni della Petti nell’area.
Altra responsabilità è l’assenza del Comune nelle politiche agricole di rafforzamento della filiera del pomodoro da industria. Adesso è urgente agire su due piani. Quello contingente che deve mettere in condizione Petti di lavorare nel 2019 con interventi temporanei. Quello strategico che deve sciogliere due nodi storici: la presenza dello stabilimento nel tessuto urbano e la coesione della filiera produttiva. La posizione alle Coltie sacrifica le esigenze sia dei residenti, che convivono con un’attività industriale, sia dell’azienda compressa in un’area inadeguata, senza servizi e spazi adeguati allo sviluppo che il comparto merita.