“Sono tre le sepolture, di probabile epoca romana, rinvenute durante i lavori di ASA condotti nel Golfo di Baratti” ne annunciano il ritrovamento il sindaco Ferrari insieme all’assessore Parodi e al funzionario archeologo per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, Andrea Camilli. Ferrari afferma: “Il Golfo di Baratti è uno scrigno di infiniti tesori archeologici e offre continue scoperte che consentono di approfondire e arricchire di nuovi tasselli la storia del territorio” il sindaco Ferrari “la singolarità del ritrovamento dimostra la ricchezza culturale del territorio che possiede unicità storiche e archeologiche da valorizzarne e promuovere”. Le scorse settimane, durante i lavori per la posa in opera di un tubo dell’acqua, sono emerrse nuove tracce dell’antica Populonia: in prossimità del Parco archeologico sono emerse due tombe a inumazione e una struttura riferibile a una tomba a incinerazione. “Gli scavi d’emergenza sono stati condotti sul campo da Carolina Megale e Martina Fusi (Past in Progress) sotto la direzione scientifica di Andrea Camilli – commenta l’assessore Parodi che ha seguito l’operazione – un merito va alla squadra di Cornia Manutenzioni che, avendo lavorato a Baratti, ha acquisito dimestichezza con i ritrovamenti durante gli scavi di emergenza. Il materiale trovato è stato preso in carico dalla Soprintendenza e il tubo dell’acqua è stato sistemato a margine dei resti archeologici”.
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