Piombino – Arriva “Io compro locale”, il progetto di Piombino e Suvereto per sostenere l’agroalimetare di qualità

Comune di Piombino e Comune di Suvereto, insieme, a sostegno immediato delle produzioni locali del settore agroalimentare, fortemente colpito dall’emergenza sanitaria di questo periodo.
Si chiama “Io compro locale” il progetto ideato dalle due Amministrazioni che verrà a breve approfondito e condiviso ufficialmente con le associazioni di categoria e presentato a tutti i soggetti istituzionali che vorranno entrare a far parte della rete.
“Partiamo da qui, affrontando la terribile crisi nata dalla pandemia, per costruire ora qualcosa che possa essere utile anche domani – spiega Sabrina Nigro, assessore all’Agricoltura del Comune di Piombino -: oggi diamo vita ad un progetto nel settore dell’agricoltura, in grave difficoltà economica, e mettiamo le basi perché possa essere ampliato in altri campi produttivi. Attendiamo che altri Comuni vogliano entrare a far parte di questa azione, un’ottica di efficace politica territoriale”.
Il progetto sarà costruito all’interno di un percorso partecipato da Istituzioni, associazioni, produttori, distribuzione ed esercenti. A servizio del piano è allo studio un portale che possa raccogliere e mettere in rete domanda e offerta.
Le due Amminitsrazioni si impegneranno affinché “Io compro locale” diventi uno strumento a promozione e sostegno dei prodotti locali: i negozi di vicinato ed i supermercati saranno invitati ad accogliere sui propri scaffali i prodotti locali.
“L’agricoltura è cibo, è paesaggio e gli agricoltori sono il primo presidio del nostro territorio – commenta il sindaco di Suvereto, Jessica Pasquini -. Per questo vanno sostenuti e dobbiamo impegnarci nel sensibilizzare consumatori e distribuzione nel riconoscere il valore e sostenere la nostra produzione locale. Partiamo da cose semplici, aperti a raccogliere partner e suggerimenti. Partiamo dall’agricoltura, dalla terra, per poi allargare il raggio d’azione e dare supporto a tutta l’economia locale. Noi ci siamo”.

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