Pierpaolo Pasquini, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Livorno, interviene su uno dei temi del momento: “I problemi causati dai selvatici e predatori, sono problemi reali e tutt’ora irrisolti. Gli agricoltori non vogliono sterminare gli animali, ma ridurli per renderli compatibili con l’esercizio dell’attività agricola e sostenibili dall’ambiente. Dovrebbe essere semplice da capire. Non possiamo parlare più di emergenza usiamo questo terminologia da anni, il problema intanto è divenuto strutturale. Purtroppo la politica e le Istituzioni sono ostaggio dell’opinione pubblica e le decisioni tardano ad arrivare.” Sembra farsi strada la consapevolezza che si debba arrivare alla modifica della Legge n. 157/92 sulla caccia. La confederazione agricoltori ricorda che nel maggio del 2019 ha presentato una propria proposta di modifica della legge, ormai datata ed inadeguata. E’ un bene che finalmente anche altri soggetti e le altre associazioni agricole, sposino questa necessità.
La legislazione in vigore era nata in una situazione ambientale e sociale completamente diversa da quella attuale; oggi è obsoleta e carente per affrontare i problemi che le aziende agricole sono costrette a subire tutti i giorni. Con la modifica della Legge 157/92 si deve sostituire il concetto di protezione con quello di gestione, distinguere le attività di gestione della fauna selvatica da quelle dell’attività venatoria.