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Ancora alcuni dati sulla tartaruga liberata nelle acque della Meloria. All’arrivo all’Acquario di Livorno, era molto deperita con scarsa reattività agli stimoli. La visita veterinaria ha confermato disidratazione e anoressia e nelle feci sono stati rinvenuti pezzi di materiale plastico. Le terapie sono durate 6 mesi. Durante la “degenza” l’esemplare è aumentato di dimensioni (da 50 cm il suo carapace è oggi 54 cm) ed il peso è passato da 15 a 23 kg grazie al cibo somministrato (totani, aringhe e gamberi) in grado di fornire tutte le sostanze nutritive necessarie. Confermato il buono stato di salute, l’animale è stato rilasciato in mare, previa applicazione di una marcatura, una targhetta metallica e di un microchip. Inoltre sul carapace è stato applicato un radiotrasmettitore satellitare ARGOS, acquistato e messo a disposizione da ARPAT. Il tag satellitare permetterà di seguire gli spostamenti per i prossimi 6 mesi, accedendo al sito del progetto CARESAT, finanziato dalla Regione Toscana. Il percorso della tartaruga sarà visibile tra qualche giorno collegandosi al sito www.seaturtle.org.