Val Di Cornia – GRUPPO 19: UN PIANO STRUTTURALE CHE SAREBBE STATO VECCHIO VENT’ANNI FA

Il Gruppo 19 scrive: Da qualche tempo in Val di Cornia si è visto un’aggressione al territorio compromettendo risorse paesaggistiche ed ambientali impoverendo la comunità. Il Piano Strutturale Intercomunale doveva segnare un’inversione di tendenza perché è evidente che quelle scelte anno dato benefici effimeri e molti danni. IL Piano Strutturale nasceva già malato e le previsioni del Piano sono un ostacolo per scegliere un diverso modello per l’economia e ricostruire un tessuto sociale ed imprenditoriale. Il primo problema per Campiglia è la convivenza tra attività estrattive e patrimonio archeologico cioè tra cave e parco archeominerario. Il vigente Piano Strutturale riconosceva nelle cave un’attività esauribile in contrasto con gli obiettivi di valorizzazione territoriale con una riconversione per tale attività. Oggi per il Comune di Campiglia, quei problemi non esistono più. Il Comune di Piombino prevede edificazioni nel parco di Sterpaia (dimenticando che quel parco nasce dal ripristino ambientale) e pone le basi per trasformare le Frabbricciane in un nuovo paese tra San Vincenzo e Piombino. Campiglia propone il progetto morto e sepolto della Fonte di Sotto con i suoi 10.000 mc circa di edificazioni ai piedi del borgo su area agricola di valore paesaggistico. Se questa doveva essere l’occasione di cambiare passo, è malamente perduta.

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