Le Asl continueranno a rilasciare i certificati medici per la richiesta del voto a domicilio anche nei prossimi giorni, on line così come è stato fino ad oggi; e i sindaci, a cui va inoltrata la domanda, si sono detti disponibili ad accogliere le richieste. Lo faranno fino a quando le esigenze organizzative, in questo caso più complesse del solito, lo permetteranno: in ogni caso superando la ‘dead line’ del 15 settembre, ovvero il quinto giorno prima delle elezioni, che era il termine ultimo indicato in via ordinaria dalla norma nazionale per votare da casa.
Stavolta però i potenziali elettori a domicilio sono molti di più. Il caso riguarda tutte le persone che si trovano in quarantena o isolamento fiduciario per Covid-19, perché positive e dunque contagiose. perché entrate in contatto con persone malate e dunque in sorveglianza attiva oppure tornate dall’estero e in attesa dell’esito del tampone. Ci può esser chi si è trovato in queste condizioni dopo il 15 settembre (e non poteva dunque far richiesta prima) o che ancora non lo è ma lo sarà da qui a domenica. Nella straordinarietà della situazione Regione ed Anci, l’associazione dei Comuni, ritengono che il termine per inoltrare la richiesta di voto a domicilio possa dunque essere derogato, in modo da non ledere il diritto costituzionale al voto.
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