Toscana – FESTA TOSCANA: MAZZEO, UNA RICORRENZA CHE È ANCHE UNA PRESA DI COSCIENZA

Il Consiglio regionale si è riunito in seduta solenne per celebrare la Festa della Toscana, istituita per ricordare la firma del Codice Leopoldino con il quale, nel 1786, il Granducato di Toscana, primo stato al mondo, abolì la pena di morte. Filo conduttore delle celebrazioni del 2021: “Dall’abolizione della pena di morte alla lotta ai linguaggi d’odio: la Toscana terra dei diritti”. Presenti in sala oltre 40 gonfaloni di Comuni della Toscana, i cui sindaci hanno ricevuto in dono la bandiera della Regione. E stasera quegli stessi Comuni, e un altro centinaio che ne hanno dato comunicazione alla regione, illumineranno i loro palazzi, o un monumento del proprio territorio, con i colori bianco e rosso Ad aprire la seduta solenne è stato il messaggio audio inviato dalla senatrice a vita Liliana Segre che ha detto:“Tracciare una linea dall’abolizione della pena di morte alla lotta ai linguaggi d’odio  significa porre nella giusta prospettiva, storica, giuridica e culturale, un tema decisivo come quello dei diritti umani”. E, rivolgendosi poi alla Toscana ha affermato: è una terra che “vanta una grande tradizione in fatto di tutela dei diritti”.

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