Scritto da Maria Antonietta Cruciata, martedì 4 gennaio 2022 alle 17:59
Semplificazione nella gestione di ingressi e uscite dall’isolamento in seguito a contagio, aumento dei tamponi antigenici rapidi e dei test molecolari (fino a 50mila al giorno) offerti gratuitamente dal sistema pubblico alle persone con prescrizione medica; potenziamento degli hub aziendali per la somministrazione delle terze dosi; incremento delle strutture intermedie di cura per allentare la pressione sugli ospedali; aumento dello smart working nella pubblica amministrazione almeno fino al 31 gennaio, per contrastare la diffusione del virus.
Sono queste le principali azioni annunciate come novità imminenti dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nel corso della conferenza stampa di oggi, cui hanno preso parte l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, collegato da remoto, il direttore della Direzione Sanità, Welfare e Coesione sociale Federico Gelli e il responsabile regionale del settore sanità e innovazione digitale, Andrea Belardinelli.
Già da domani, mercoledì 5 gennaio, circa 64mila positivi toscani (non ancora tracciati) riceveranno un sms contenente un link cui collegarsi, per comunicare il proprio stato di salute, rispondendo a 4 domande. La fine dell’isolamento sarà poi comunicata in automatico tramite email.
Per prenotare il tampone, invece, basterà inserire il codice di riferimento della prescrizione medica sul portale “prenota tampone” e automaticamente il sistema indicherà le opzioni di prenotazione, a seconda che il cittadino sia sintomatico o asintomatico.
Per velocizzare al massimo l’esecuzione del tampone antigenico saranno messi a disposizione più canali: farmacie con percorsi preferenziali riservati alle persone con prescrizione medica; ambulatori del proprio medico o pediatra di famiglia; sedi del volontariato accreditato.
A breve sarà emanata un’ordinanza, per disciplinare la semplificazione della fine dell’isolamento e del tracciamento, e per potenziare l’offerta dei tamponi.
“Abbiamo dati da record sia per il numero di casi positivi accertati nelle ultime ore, oltre 18mila, che per quello dei tamponi processati, quasi 75mila. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, e che ci attendevamo dopo questi giorni di festa, ci porta a non abbassare la guardia e a provvedimenti organizzativi d’urgenza, adeguati alla situazione del momento”, dichiara il presidente Giani, che annuncia la volontà di arrivare a 100mila tamponi al giorno, di aumentare lo smart working nella pubblica amministrazione almeno fino al 31 gennaio per limitare il più possibile i contatti fra le persone, vista la contagiosità della variante Omicron, di allentare la pressione sugli ospedali aumentando le strutture di cure intermedie (sono in corso sopralluoghi per individuare gli spazi adatti a questo scopo come i Fratecini della Croce Rossa, Camerata a Firenze, Monterotondo a Livorno, l’incremento del San Luca a Lucca), di arrivare a somministrare fino a 35mila vaccini al giorno (attualmente siamo intorno a 30mila) ricordando che “i non vaccinati generano l’84% dei ricoveri in terapia intensiva, mentre i vaccinati solo il 6,8%, di cui con la terza dose sono il 2,6%”.
“Chiederò ai rappresentanti del governo – aggiunge infine il presidente – di mantenere il green pass ai positivi già vaccinati, almeno in questi giorni di emergenza, evitando così altre complicazioni e disagi, e di riattivare tutto il meccanismo quando ritorneremo a regime”.
“Siamo di fronte ad una fase radicalmente nuova dell’emergenza pandemica, che va quindi affrontata con modelli nuovi e diversi rispetto a quelli usati nei mesi scorsi – spiega Bezzini – a partire da una drastica semplificazione delle procedure che consenta di digitalizzare e automatizzare al massimo i percorsi. Su questo le strutture tecniche stanno lavorando in queste ore, rafforzando al tempo stesso l’intera macchina organizzativa e avvalendosi della strettissima collaborazione delle farmacie, dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e del volontariato. Ci confrontiamo con numeri mai visti, di fronte ai quali è fondamentale essere uniti e fare squadra. Il sistema sanitario è impegnato al massimo con ogni strumento possibile per contrastare la diffusione del virus e la cura di questa malattia”.
Intanto, in Toscana, sono già arrivare ben 1.440 pillole Merck al Meyer , le prime dosi dell’antivirale per il trattamento del Covid.