Sulle concessioni demaniali ad uso ricreativo e turistico occorre arrivare velocemente ad una normativa nazionale concordata con i Comuni italiani e con la Conferenza delle Regioni,
coinvolgendo anche le rappresentanze del settore. Lo ribadiscono assieme all’assessore al turismo Leonardo Marras i sindaci dei Comuni della costa toscana, che ieri si sono incontrati con l’esponente della giunta. La stessa richiesta già è stata avanzata al ministro dagli assessori regionali e la norma nazionale dovrà centrare un doppio obiettivo: “Quello di dare certezza all’interesse pubblico garantendo la continuità degli investimenti per migliorare la qualità dell’accoglienza e la valorizzazione della costa ma dovrà anche riconoscere il valore evidente che l’iniziativa economica privata ha prodotto apportando ricchezza e lavoro al territorio”. La legge regionale toscana 31 del 2016 potrebbe essere di ispirazione e viene offerta come spunto per una rapida definizione della norma. La materia delle concessioni demaniali si presenta particolarmente delicata dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha reso, di fatto, nulle le proroghe concesse nelle Regioni in applicazione di una norma statale. Il massimo tribunale amministrativo ha reso di fatto nulle le proroghe concesse in applicazione della legge 145 del 2018 e ha dato tempo fino al 31 dicembre 2023 per esperire le procedure ad evidenza pubblica per la riassegnazione delle concessioni.
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