San Vincenzo – Legambiente e Libera presentano le Osservazioni al Piano Spiaggia Comunale “Va completamente rielaborato, non tiene in nessuna considerazione l’interesse pubblico e la tutela della costa. Come noi critici centinaia di cittadini e importanti Enti pubblici”

San Vincenzo 14 agosto 2020 – Sono state presentate da Legambiente e Libera, con un documento
di 13 pagine, le Osservazioni al Piano Spiaggia adottato dal Consiglio Comunale di San Vincenzo
(per avere il documento: pres.castagneto@libera.it).
Nelle Osservazioni si mette in risalto come siano del tutto assenti una valutazione della situazione
esistente, gli effetti sul litorale degli eventi naturali e di quelli indotti dalle opere umane, l’interesse
pubblico, la tutela di un’ambiente così delicato come spiaggia e dune, così come non compare
alcuna ipotesi progettuale di riduzione dell’impatto umano su questo eco-sistema.
Sono invece decisivi, e marcatamente presenti, gli interessi degli attuali concessionari e di quelli
futuri, prevedendo il Piano una consistente riduzione, nella zona urbana, delle spiagge libere, a
fronte di nuove Concessioni demaniali, con preoccupanti possibilità di realizzare una notevole
quantità di strutture stabili.
Con le Osservazioni presentate Legambiente e Libera chiedono che il Piano Spiaggia sia
completamente rielaborato, sostanziando con norme e schede quei valori indicati come fondanti
della tutela dell’interesse pubblico e dell’ambiente.
Abbiamo inoltre presentato alcune Osservazioni specifiche sulle Norme di Attuazione e su alcune
Schede, a dimostrazione della necessità di una totale riscrittura del Piano stesso:
a) non è stata valutata la coerenza con con PIT della regione Toscana e sono indicate scelte in
contrasto con lo stesso PIT;
b) mancanza di un’analisi delle criticità dell’ambito costiero;
c) il Piano non prende in considerazione il fenomeno dello spiaggiamento della posidonia;
d) non viene presentato un quadro della “situazione di fatto” delle Concessioni in atto;
e) viene presentata una cartografia senza alcuna indicazione toponomastica;
f) diverse Concessioni, con possibilità di ampliamento o spostamento, insistono sulla foce di fossi,
nonostante una valutazione della scheda ambientale negativa;
g) di una concessione in particolare (via del Tirreno) si chiede di verificare se, in base al Codice
della Navigazione, che regola il sistema delle Concessioni sulle spiagge, possa essere confermata o
meno, in quanto Concessione oggetto di abusi edilizi conclamati e sanzionati, fino alla
demolizione, di opere succedutesi dal 2016 ad oggi. In ultimo l’apposizione di sigilli da parte della
Magistratura nei primi giorni di agosto su strutture abusive e senza “autorizzazione paesaggistica”;
h) si prevedono 2 nuove e consistenti Concessioni, frutto di “riunificazione delle concessioni
demaniali esistenti”: nell’Osservazione si chiede quale normativa preveda questa ipotesi.
Legambiente e Libera richiedono quindi la rielaborazione di questo Piano, così come sono stati in
molti a farlo, sia cittadini che Enti pubblici. Lo stanno a dimostrare le molte Osservazioni che
contestano le scelte di questro Piano, alcune con centinaia di sottoscrittori, chiedendone una
rivisitazione totale. Oppure contributi come quello presentato della Soprintendenza dei Beni
Archeologici, Belle Arti e Paesaggio che chiede la Valutazione Ambientale Strategica, esclusa
invece dal Piano, in quanto molto preoccupata dall’impatto che tali previsioni avrebbero sul litorale
sanvincenzino e della Costa Etrusca. La stessa Arpat solleva molti dubbi e rileva lacune negli
elaborati.
L’aver scelto di non coinvolgere la cittadinanza e le sue diverse espressioni nella definizione di un
Piano così importante per San Vincenzo, l’essersi limitati, da parte del Comune, ad un confronto con
i soli imprenditori privati, si rivela un limite fondamentale di questo progetto.

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