L’area di Piombino e Val di Cornia non possono certo dimenticare le morti, per cosi dire sul campo, avvenute nel tempo durante le battute di caccia al cinghiale. Il genere questi episodi si caratterizzano per partecipanti alla battuta colpiti da un compagno in situazioni in cui non si sono rispettate le distanze. Quello che invece è avvenuto a CastellAzzara va ben oltre queste regole. Il fatto singolare dipende dal gatto che l’autore dell’omicidio è un cinghiale che ha caricato a testa bassa e quindi ferito a morte un trentaseienne Giulio Burattini che è stato raggiunto dai compagni che avevano sentito le sue grida di aiuto attraverso una ricetrasmittente utilizzata per comunicare fra i gruppi. Una volta raggiunto il ferito hanno subito verificato che presentava una ferita al basso ventre dove aveva colpito il muso dell’animale a conclusione della carica rabbiosa. Tra i soccorritori è arrivato anche il padre che ha verificato l’impossibilità di fermare l’emorragia dell’arteria femorale. Inutile anche l’intervero dell’elicottero i cui soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso dell’uomo.
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