E’ arrivato un giorno in cui si potrebbero chiarire le posizioni da un lato di Jindal e dall’altro del governo sul futuro di Piombino. La riunione convocata per lunedì 2 marzo al ministero dello sviluppo economico non vede quindi la partecipazione di sindacati e azienda. Saranno presenti solamente i rappresentanti istituzionali ovvero anche altri enti per la definizione del processo di reindustrializzazione del complesso siderurgico piombinese.
Tutto parte della richiesta di ritardare di quattro mesi le decisioni che è stata avanzata dal colosso indiano sulle definizione della situazione prevista per Piombino. Evidentemente Jsw vuol vederci chiaro prima di accettare definitivamente la sua presenza nello stabilimento. Sembra che il problema che più conta per Jsw sia il costo dell’energia visto che ne servirà molta per far marciare i forni elettrici. E’ peraltro indubbio l’interesse per la posizione di Piombino perché dispone di un porto attrezzato per fare da testa di ponte per la presenza degli indiani in Europa vista la situazione certamente più complicata per quanto riguarda Taranto. Dopo quella di oggi si prevedono altre riunioni con Jsw per questo sono indispensabili concessioni del governo sul prezzo dell’energia e altre questioni come le bonifiche.
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