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Venerdì scorso è stata riconsegnata al cimitero la statua in bronzo del maestro Nado Canuti raffigurante un soldato caduto, danneggiata durante un tentativo di furto avvenuto lo scorso aprile. I lavori di restauro, su indicazione dello stesso Canuti, sono stati affidati allo studio di scultura d’arte Giorgio Angeli & C Di Seravezza, in Versilia per una spesa di tremila settecento euro. La statua sarà nuovamente posizionata all’interno del cimitero sopra il monumento ai caduti in guerra, un monumento ossario realizzato dall’amministrazione comunale negli anni ’60.
A trovare i resti dell’opera, raffigurante un caduto morente, erano stati dopo il furto due vigili urbani che l’avevano rinvenuta fuori dal muro del cimitero tagliata in pezzi e nascosta dietro alcuni oleandri. Con molta probabilità la statua era stata trafugata e nascosta dietro le piante per poterla recuperare con calma in un secondo momento. Il sindaco aveva evidenziato il danno soprattutto di natura morale, nei confronti di un artista di alto valore internazionale come Canuti.
Canuti ha donato diverse opere a Piombino, esposte in alcune piazze. Nato nel 1929 a Bettole di Siena, è stato un partigiano e dopo la guerra, nel 1950 ha deciso di dedicarsi alla pittura, alla scultura, alla grafica e all’oreficeria. Da quel momento ha esposto alla IX e X Quadriennale di Roma, ha tenuto numerose personali e collettive in Italia, Europa e America e dal 1966 si è dedicato principalmente alla scultura, alla grafica e all’arte orafa.