Ancora un incontro interlocutorio per il centro siderurgico piombinese, già Italsider che, dopo molti passaggi, oggi si fregia di un titolo di appartenenza che fa capo all’indiana Jsw. Per la verità nell’ultimo incontro non sono state soddisfatte le aspettative dei sindacati e del mondo industriale in genere. La tanto attesa dichiarazione del governo su una partecipazione diretta non si è palesata chiaramente e non sono stati dati riferimenti di quelli che dovrebbero essere i passaggi decisivi per realizzarla. Da quanto è dato di sapere, o perlomeno da quanto è emerso dai discorsi fatti, sarebbe la valutazione dello stabilimento a marcare il passo e l’impressione che ne deriva fa pensare che al momento non sono chiare le intenzioni del gruppo indiano per quello che sarebbero i loro desiderata perché qualcuno entri e non appare chiaro quali atteggiamenti potrebbe assumere il governo in tutta la partita. A rendere ancor più complessa la questione si è parlato del gruppo Arvedi la cui intenzione di avvicinarsi seriamente al complesso piombinese sembrerebbe aver fatto nel frattempo qualche modesto passo avanti. avere un’idea per la gestione di Piombino è ormai una voce che fa parte di questo coro. Ma su quelli che potrebbero essere i comportamenti di questo importante gruppo italiano non ci sono certezze. In questa situazione di incertezze l’unica notizia che ha un certo valore è quella del prolungamento della cassa integrazione di un anno che per fortuna renderà meno pesante il clima di incertezze. Ma è già passato un mese e ne restano solo undici per trovare una soluzione che faccia sperare in tempi migliori. Da parte loro i sindacati hanno richiesto un incontro con il governo per avere i necessari chiarimenti sull’intera situazione.
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