Sul cambio al vertice in Atm ci sorprendono le parole di Macchioni uno il cui curriculum è una sequela di incarichi elargiti dalla politica in decenni in cui avrà sottratto si presume abbia sottratto tempo prezioso alla sua attività di geometra. Il Comune di Piombino doveva sollevare Macchioni dall’incarico. La partecipazione in Atm è uno strumento che il Comune di Piombino ha per le finalità istituzionali. Un mutamento del contesto politico legittima la revoca conseguente al cambiamento di indirizzo dell’Ente. Nella prossima nomina dell’Organo amministrativo di Tiemme, dove la vicepresidenza spetta, per statuto, all’amministratore unico di Atm è legittimo che Piombino desideri governare questo passaggio con persone di propria fiducia nonché competenti, come risulta dal curriculum del nuovo Amministratore unico in materia di Tpl. Il Macchioni poteva occuparsi di liquidare la Società: dal 2015 iniziando il suo incarico. Con la permanenza in vita di Atm i cittadini hanno continuato a pagare la sua indennità, denaro che si poteva risparmiare con la liquidazione e che si risparmierà in vista della definitiva liquidazione mentre il nuovo Amministratore ha già comunicato il dimezzamento del suo appannaggio.
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