Piombino – Poggio del Molino, un Parco fruibile da tutti e non solo da archeologi

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Un progetto per la tutela e la valorizzazione dell’area archeologica di Poggio del Molino e per la realizzazione di Parco di archeologia condivisa.
Nei giorni scorsi è stata rinnovata la convenzione tra il Comune di Piombino, proprietario dell’area, e l’Associazione culturale Past in Progress per la gestione e l’avvio del progetto e questa mattina, 16 gennaio, quest’ultimo è stato presentato alla presenza dell’assessore alla cultura del Comune di Piombino Paola Pellegrini, di Carolina Megale, direttore scientifico dell’area archeologica di Poggio del Molino “Past in progress”, del presidente della Parchi Val di Cornia Francesco Ghizzani Marcia, del rappresentante di “Monti&Taft Cultura contemporanea e sviluppo” Stefano Monti.
Dopo un percorso virtuoso di collaborazione decennale, nel 2018 l’Amministrazione comunale di Piombino ha infatti accolto l’idea proposta dall’Associazione culturale Past in Progress di realizzare il Parco di archeologia condivisa di Poggio del Molino, il primo in Italia.
“Si tratta di un percorso fortemente voluto dall’amministrazione comunale – afferma l’assessore alla cultura Paola Pellegrini – per la rilevanza che riveste dal punto di vista culturale e per le grandi potenzialità che quest’area possiede in termini di attrazione e di valorizzazione di tutto il territorio. Il tutto risponde a una visione complessiva nella gestione del nostro patrimonio culturale”
Alla base della proposta, spiega Carolina Megale, Direttore scientifico dell’Area archeologica di Poggio del Molino, è la consapevolezza che il patrimonio culturale non rappresenta un valore in sé, ma il valore che la società civile e la comunità di riferimento gli attribuiscono. E questo valore è direttamente proporzionale al coinvolgimento e alla partecipazione di ogni cittadino nel processo di definizione e di gestione del proprio patrimonio culturale.
Il Parco di archeologia condivisa di Poggio del Molino sarà un’area pubblica attrezzata accessibile a tutti, nata intorno ad un cantiere di scavo archeologico, dove i cittadini potranno trascorrere il loro tempo libero ed assistere alle operazioni di scavo e ricerca archeologica.
La collaborazione tra Comune e Associazione, regolata da convenzione sin dal 2014 e rinnovata recentemente per altri 5 anni, prevede oltre alla prosecuzione delle ricerche sul campo (che gli enti gestiscono in regime di concessione dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali), condotte attraverso l’organizzazione di un cantiere-scuola per studenti e volontari di tutto il mondo, dei restauri delle strutture murarie e dei mosaici pavimentali attraverso l’Art Bonus, una forte apertura sul tema della valorizzazione.
Proprio nell’ottica di sviluppare in maniera coordinata le attività di valorizzazione, come sottolinea Francesco Ghizzani Marcìa Presidente della Parchi Val di Cornia SpA, è stato rinnovato anche il protocollo d’intesa tra l’Associazione e la Società Parchi Val di Cornia ed entro maggio avremo un calendario condiviso delle attività che saranno messe in campo per l’estate 2019.
A supportare i progetti di Past in Progress, l’associazione ha chiamato Stefano Monti, professore di Management delle Organizzazioni Culturali alla Pontificia Università Gregoriana, il quale spiega come quello di Past in Progress sia un progetto di sviluppo del turismo culturale attento alla sostenibilità ambientale, economica e sociale della comunità e del territorio attraverso la valorizzazione del patrimonio storico-archeologico e del paesaggio nel quale è inserito
A proposito di sostenibilità l’Associazione promuove un progetto denominato “Populonia Green” teso a favorire la sostenibilità, la mobilità e l’accessibilità dei siti di interesse storico, architettonico ed archeologico di cui il Castello di Populonia, grazie alla lungimiranza della proprietà Gasparri, e il territorio storico circostante, con particolare attenzione al PArCo di Poggio del Molino, costituiscono il sito di applicazione pilota.
Al tale fine l’Associazione ha individuato in Etrurialucegas S.p.A., con il quale ha siglato un accordo, il partner tecnico per la progettazione, la realizzazione e la replicabilità del progetto.

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