L’assessora Bezzini ricorda che la Regione non ha affatto scongiurato né il raddoppio né un aumento dei volumi: la Regione ha rilasciato un VIA favorevole, se pur con prescrizioni, al piano industriale di Rimateria (che prevede due discariche, una sulla ex-Lucchini e l’altra sulla LI53). È vero che, tra le prescrizioni, una riguarda la tipologia dei rifiuti e prevede rifiuti derivanti dall’attività siderurgica e smaltimento dei cumuli, ma è anche vero che Rimateria ha inoltrato al demanio la richiesta di modifica della concessione per conferire rifiuti speciali senza vincolo di provenienza ed avviato istanza di AIA per modifiche a tale quadro prescrittivo. Pertanto, non sono scongiurati né il raddoppio dei volumi né l’arrivo di rifiuti speciali da fuori. La Regione non ha risolto il problema e la partita è ancora aperta. Chi dice che il raddoppio è scongiurato sono quelli che il raddoppio l’ha voluto e lo perseguono con costanza e metodo, e sono gli artefici di quella montagna di rifiuti alle porte della città per coprire un debito milionario. Una montagna gestita in modo difforme alle prescrizioni e che ha che ha collezionato diffide e sospensioni.
La voce della tua Città