Un poker d’eccezione per Piombino Jazz, il calendario di appuntamenti con le blue note per 20eventi, l’offerta culturale dell’estate della nostra città.
Si inizia venerdì 21 agosto con Nick the Nightfly, voce storica di Monte Carlo Nights. Sabato è la volta di un mito tutto italiano: Tullio De Piscopo. Saliranno sul palco domenica 23 i Bluebeaters metre chiuderà il festival lunedì 24 agosto Antonio Onorato. I concerti, tutti gratuiti e prenotabili su eventipiombino.it, inizieranno alle 21.45.
Nick the Nightfly è nato a Glasgow, in Scozia, ma vive in Italia dal 1982. E’ conosciuto per il programma radiofonico che ha introdotto vent’anni fa e che conduce tutt’ora: “Monte Carlo Nights” ma è anche un affermato cantante, suona la chitarra e compone brani di grande valore artistico. Il suo programma ha portato in Italia la musica new age, la fusion, la world music, la musica brasiliana, il jazz, l´acid jazz e negli ultimi anni anche i suoni del nujazz, il lounge e la chill out, le musiche di frontiera, con un occhio sempre attento ai protagonisti di ieri e di oggi. Nick suona e canta spesso in diretta con i suoi ospiti, regalando agli ascoltatori di “Monte Carlo Nights” le emozioni della musica dal vivo.
Icona della musica Jazz e Pop, Tullio De Piscopo è batterista, cantautore e percussionista nato a Napoli, nel 1946. All’età di tredici anni Tullio lavorava già nei night-club di Napoli. Nel 1970 si trasferisce a Milano e da qui in poi la sua carriera sarà contraddistinta da moltissime collaborazioni di prestigio con artisti stranieri in tournée in Europa, da prestazioni in orchestre, qualche album solista e qualche album in cui accompagna musicisti di alto livello. Nel 1974 e nel 1975 fa parte dei New Trolls Atomic System. A cavallo tra gli anni settanta e ottanta è endorser delle batterie italiane HiPercussion.
Nel 1993 a Giuliano Palma viene chiesto di cantare nel brano “Col Sangue agli Occhi” sul disco dei Fratelli di Soledad, in studio a Torino.
Da quell’occasione nasce l’idea di fare una una one-night con musicisti legati alla musica giamaicana, all’Hiroshima Mon Amour, storico locale torinese. Il giorno è il 18 Marzo 1994.
Pareva che dovesse andare così: un solo concerto e basta; invece era solo l’inizio.
L’idea di una live band, di un supergruppo formato da amici appassionati di ska, rocksteady e reggae giamaicano e soul americano (che prevedeva membri di Fratelli di Soledad, Africa Unite e Casino Royale) che suonano per divertirsi, ridando nuova linfa vitale a meravigliosi brani sconosciuti al grande pubblico.
Il nome che si scelgono, Bluebeaters, è un aperto omaggio alla musica giamaicana degli Anni ’60, il “bluebeat”.
Antonio Onorato ha una carriera artistica ventennale di grande rilievo nel mondo del jazz e non solo; è uno dei pochi musicisti italiani ad aver tenuto un proprio concerto al Blue Note di New York, tempio storico del jazz internazionale. La sua esperienza musicale lo vede affacciarsi anche nell’ambito della world music e ne sono testimoni alcuni dei suoi lavori discografici, come “Native Spirits” – incluso nel doppio Cd Emmanuel del 2009 – con il batterista della ECM Paolo Vinaccia e “Mater Lucania” cd registrato nel 2012.
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