Il gruppo 2019 scrive: “Nel momento in cui si annuncia il fallimento di un’azienda si deve pensare, al destino dei lavoratori per non lasciare solo nessuno e per costruire alternative occupazionali che da tempo si attendono in Val di Cornia. Per avere successo occorre chiarezza nell’analizzare i motivi che ci hanno condotti a questo esito. RiMateria funzionale alle bonifiche e risanamento del SIN, si è trasformata in un importatore di rifiuti. E’ esplosa la contraddizione tra l’interesse pubblico e bonificare il SIN, senza diventare un polo per rifiuti e la creazione di un’azienda caricata del debito ASIU e calamita per i rifiuti speciali di tutt’Italia. Per dare prospettiva ai lavoratori e per traguardare gli obiettivi prioritari della Val di Cornia, occorre avviare le bonifiche del grande SIN piombinese e che le energie amministrative e quelle che si possono trovare tra pubblico e privato, siano al servizio di questo obiettivo superiore. La politica che aiuta occupazione e territorio, economia e tessuto sociale, è quella che individua le emergenze sul campo e pianifica azioni chiare tese a mitigarle o eliminarle. Questa è la miglior garanzia per cittadini, imprese e lavoratori.
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