Piombino – Il filosofo Galimberti al Metropolitan con i suoi dialoghi sull’anima dell’educazione

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Dopo il successo in termini di partecipazione e interesse del primo incontro formativo del novembre scorso, martedì 26 marzo al teatro Metropolitan, ore 17,00, si svolgerà il secondo appuntamento con il filosofo Umberto Galimberti con un nuovo evento dal titolo: “Come possiamo educare oggi? Dialoghi sull’anima dell’educazione per ri-cominciare da percorsi che ricostruiscano entusiasmo e volontà di crescita”.
L’iniziativa è organizzata dal Comune di Piombino come Comune capofila della Zona Val di Cornia.
Nel precedente incontro di novembre, che si era svolto all’Hotel Phalesia, avevano partecipato 150 persone tra educatori dei nidi e insegnanti della scuola dell’infanzia, pubblici e privati, con lo psicologo Luca Mazzucchelli che intervistava il prof. Umberto Galimberti,
In questa seconda occasione, data la rilevanza della tematica e l’occasione preziosa di poter ascoltare il prof. Umberto Galimberti, è stata scelta una sede più capiente con ingresso gratuito e aperto a tutti gli interessati.
Il percorso, iniziato con una riflessione sui bambini più piccoli e sulla necessità di aiutarli a costruire mappe emotive che consentano loro di evolversi, passando dagli impulsi alle emozioni per poi giungere, attraverso un corretto percorso di crescita, allo sviluppo dei sentimenti nei più grandi, centra ora il suo focus sulla filosofia dell’educazione ed i vocaboli che ne accompagnano la declinazione nelle pratiche di insegnamento e di crescita personale.
Argomenti interessanti per i giovani, a cui Galimberti offrirà sicuramente stimoli di pensiero psico/filosofico, culturali e di “cuore” che aiuteranno i ragazzi a porsi domande che aiutano a crescere, partendo dalla definizione di parole chiave come educazione, desiderio, anima, entusiasmo.
Argomenti interessanti per genitori e insegnanti, ma anche per rappresentanti di enti, servizi e associazioni che operano nel campo dell’educazione, della salute e della prevenzione sociale, rappresentanti delle forze dell’ordine, del servizio sociale e della ASL, tutti chiamati a formare “un’alleanza educativa”, un sistema dinamico in cui si curino le relazioni e i percorsi di crescita, nell’obiettivo comune di maturare cittadini in buona salute emotiva, integrati in una società valoriale e inclusiva.

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