Piombino – FRATELLI D’ITALIA: RILANCIARE LE ACCIAIERIE

“Da 6 anni le acciaierie di Piombino sono ferme dopo i passaggi di proprietà, prima Aferpi del tunisino Rebrab fino all’indiana Jindal. Sono anni che le istituzioni (MISE, Regione, Comune con i Sindacati) hiedono un rilancio ma la situazione è frema a discapito dei lavoratori e della siderurgia non solo a Piombino ma in tutta Italia”, così il Senatore di Fratellid’Italia Totaro e il responsabile regionale Baragatti sulla fabbrica piombinese. “Le produzioni sono limitate, a Piombino sono rimasti pochi contratti con clienti eccellenti come Ferrovie. Nonostante un accordo di programma, gli impegni con il Governo dopo due anni la JSW non ha presentato un Piano Industriale”. Se c’è troppo personale occorre incentivare come a Taranto, gli operai con buone uscite o pre pensionamenti. Oppure innalzare il coefficiente della spettanza in esposizione all’amianto per favorire le uscite fino ad un migliaio circa di lavoratori”. “La siderurgia italiana è da anni trascurata anche per la concorrenza di Cina e India, con difficoltà ai Paesi occidentali”. Si è pertanto chiesto al governo un impegno per rilanciare le acciaierie di Piombino investendo nel forno elettrico, moderno ed eco-compatibile. Ma occorre fare presto evitando pericolosi ritardi.

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