Mercoledì 23 marzo alle 21 sul palco del Teatro Metropolitan andrà in scena “Figli di un Dio ubriaco” prodotto da “Balletto Civile”: un progetto nato su commissione del Teatro Ponchielli di Cremona e del Festival di Montepulciano intorno all’opera del compositore Claudio Monteverdi che rientra nella rassegna di ContaminaOff. “Figli di un Dio ubriaco” è il ritorno di Balletto Civile alla scena dopo il lockdown, uno spettacolo con un cast molto numeroso che varia dai 9 ai 76 anni. Creato come un film di montaggio serrato ingloba la meraviglia partitura dei Madrigali di Monteverdi come una terra antica e fertile sulla quale costruire un possibile fragile futuro. La straordinaria attualità del Barocco consiste in una spregiudicata libertà di un’arte capace di sperimentare all’infinito e in tutte le direzioni la propria potenza significativa e questo ci appare di sorprendente attualità rispetto alla complessità delle dinamiche proprie del progetto contemporaneo.
Dodici interpreti in scena tra attori, performer e danzatori per far esplodere sulla scena uno spaccato di umanità: quasi due ore di spettacolo nel quale entrano in gioco, per similitudine con la vita del compositore, riflessioni sull’oggi e sull’identità data all’uomo dal lavoro. Serve il Green-Pass
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