Piombino – Ferrari: “Deve cambiare l’approccio: non siamo disposti ad accettare passivamente scelte altrui”

[adinserter block=”1″]

Il sindaco di Piombino commenta la coobbligazione delle fideiussioni da parte del liquidatore di Asiu.
“Tutti i soggetti coinvolti nella questione Rimateria continuano a pensare di poter agire senza consultare il Comune di Piombino, come succedeva con la precedente amministrazione, ma non hanno capito che la situazione è cambiata”.
Il sindaco Francesco Ferrari commenta la coobbligazione delle fideiussioni da parte del liquidatore di Asiu, Barbara Del Seppia.
“Prima del nostro arrivo – continua il sindaco Ferrari – la politica ha sempre accettato di buon grado le decisioni dell’azienda, ha dato in prestito denaro pubblico, ha prorogato i tempi per la restituzione dello stesso, ha sostenuto il progetto di raddoppio dei volumi. In pratica ha appoggiato l’azienda mettendola in una posizione prioritaria rispetto al bene della città e alla salute dei cittadini. Mancava totalmente il controllo sull’attività. Forse è questo benestare implicito a cui erano abituati che ha spinto l’avvocato Barbara Del Seppia a sottoscrivere le fideiussioni per conto di Asiu senza chiedere un parere ai soci o, quantomeno, darne comunicazione, neanche in seguito. Credo che sarebbe stato doveroso, nell’ottica della collaborazione che dovrebbe guidare ogni decisione che riguarda una comunità, informare l’amministrazione comunale e, magari, discutere insieme la linea da seguire. Voglio che sia chiaro a tutti, in primis alle parti interessate ma anche ai cittadini: questa condizione è cambiata. La mia amministrazione non accetterà passivamente le decisioni di altri, soprattutto su temi così delicati e che incidono quotidianamente sulla vita dei piombinesi”.
Sono molti i temi in sospeso per cui la Giunta sta aspettando risposte da parte di Rimateria. “L’azienda ha un debito di oltre 150 mila euro nei confronti del Comune: il termine per la risoluzione di questo debito era fissata a dicembre 2018, poi la precedente amministrazione ha concesso una proroga fino a giugno 2019. Siamo ad agosto e il debito sussiste. Abbiamo avuto pazienza per non incrinare un panorama già complesso e delicato, ora basta. Rimateria deve restituire quel denaro: è di tutti ed è giusto che sia investito in servizi per tutti. Inoltre, sempre Rimateria ha l’obbligo di installare due nuove centraline per il controllo delle emissioni odorigene della discarica. Dove sono? La prescrizione è scaduta ma ancora nulla è stato fatto. Nei giorni scorsi il cattivo odore è peggiorato, ce ne siamo accorti tutti, sarebbe stato opportuno avere i giusti strumenti per misurare quanto. Non siamo disposti a concedere ulteriori proroghe, né per le centraline né tantomeno per la riscossione del debito. Rimateria deve agire adesso altrimenti saremo costretti ad adottare altre misure”.

Commenta: