Enel Produzione e WWF Italia hanno rinnovato la “Convenzione per la realizzazione di attività connesse alla gestione naturalistica dell’area di proprietà di Enel all’interno dell’Oasi WWF Padule Orti Bottagone”. Un accordo importante che conferma l’impegno di Enel e WWF per la valorizzazione dell’Oasi: una Riserva Naturale Regionale di complessivi 126 ettari in cui il WWF gestisce con attenzione habitat più unici che rari, caratterizzati da una straordinaria ricchezza vegetale e animale, a partire dalla variegata avifauna, censita in 231 specie.
Nel dettaglio, tramite la convenzione Enel ha confermato la concessione in comodato gratuito dei terreni di proprietà dell’azienda ricadenti all’interno dall’Oasi, affinché il WWF li utilizzi a scopo naturalistico, educativo e di fruizione, con particolare riferimento ad attività di studio scientifico, anche attraverso la realizzazione di punti attrezzati per l’osservazione della fauna; promozione della conoscenza presso il pubblico del patrimonio ambientale dell’Oasi; sorveglianza volta alla prevenzione degli incendi e della pratica abusiva della caccia e della pesca; interventi volti a favorire l’evoluzione spontanea della flora e della fauna.
L’area circostante è attualmente interessata dalle operazioni di demolizione dell’ex centrale termoelettrica Torre del Sale, fuori servizio dal 2015 e oggi oggetto di vendita tra Enel e Stigliano Sviluppo per la riqualificazione del sito in chiave sostenibile a vocazione turistica, ambientale e commerciale. I lavori consentiranno il raggiungimento del green field in circa tre anni con conclusione lavori entro fine 2024. Le attività verranno effettuate in parallelo alle bonifiche dell’area, curate da Enel, con una gestione dell’intero cantiere che sarà condotta con attenzione alla sostenibilità e all’innovazione, con l’obiettivo di creare valore per le comunità locali.
A questo proposito, la citata collaborazione con l’Oasi di Orti Bottagone del WWF ha recentemente consentito la realizzazione, a cura della società Tor del Sale che cura le demolizioni dell’ex centrale, di piattaforme nido a fianco della centrale per i balestrucci, uccelli migratori della famiglia delle rondini che nidificavano nell’area delle caldaie. La prossima primavera i balestrucci troveranno una nuova casa ad attenderli per favorire la nidificazione e la riproduzione di questa specie protetta. Sinergia che potrà proseguire nella progettualità che darà nuova vita al sito.
“Il rinnovo della Convenzione – ha detto Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Italia di Enel Global Power Generation – è un passo importante perché rappresenta uno degli ambiti di attività tra Enel e WWF Italia, in particolare in materia di tutela della biodiversità, di promozione di una cultura della sostenibilità e di sensibilizzazione ambientale. Temi di comune impegno nel contesto di transizione ecologica ed energetica del Paese, affrontati anche nel progetto Aule Natura, che ha visto Enel e WWF realizzare in tre scuole di Roma, Pisa e Padova spazi naturali e orti didattici, con differenti micro-habitat, in cui bambini e ragazzi potranno imparare le basi della sostenibilità direttamente dalla natura”.
“La possibilità di continuare a gestire un’area dall’elevato valore naturalistico come quella di Orti-Bottagone è per noi un tassello fondamentale nel sistema di 100 Oasi WWF e più in generale per la conservazione della natura d’Italia, in un periodo cruciale in cui la perdita di biodiversità a livello globale sta mettendo a rischio la nostra stessa sopravvivenza. E formare migliaia di giovani sull’importanza della natura e di un’autentica transizione ecologica è imprescindibile se vogliamo costruire un futuro solido per le nostre società”, ricorda Marco Galaverni, direttore Programma e Oasi di WWF Italia.
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La centrale di Piombino, entrata in servizio nel 1977 e chiamata per l’ultima volta in produzione nel 2012 per poi ottenere nel 2015 il nulla osta alla dismissione da parte del Ministero dello Sviluppo economico, era costituita da 4 gruppi di produzione, alimentati ad olio combustibile, per un totale di 1.280 MW di potenza installata. Oltre alle strutture e alle apparecchiature connesse alla produzione, l’impianto era dotato di 5 serbatoi, già bonificati. Le 4 caldaie erano collegate ai due camini di 195 metri di altezza.
In un’area pianeggiante costiera la palude salmastra degli Orti e quella d’acqua dolce del Bottagone costituiscono habitat per specie animali e vegetali, in particolare per gli uccelli. Due zone umide contigue ma idrobiologicamente diverse: la palude salmastra degli Orti, in cui predomina la salicornia insieme all’alimione, e la palude d’acqua dolce del Bottagone, un fitto canneto intercalato da prati allagati. Interessante la presenza degli uccelli, censite 231 specie. In inverno: germano reale, fischione, canapiglia, codone, alzavola, mestolone, volpoca, fenicottero rosa, airone cenerino, airone bianco maggiore, garzetta, tarabuso, pavoncella, beccaccino, chiurlo, falco di palude, falco pellegrino, falco pescatore. In primavera specie di migratori tra cui pittima reale, combattente, corriere grosso, avocetta, piovanello, gambecchio, biancone, falco pecchiaiolo, gufo di palude e comune, gruccione, codirosso, stiaccino, rondine, topino. Rare alcune specie nidificanti: tarabuso, tarabusino, airone rosso, falco di palude, cavaliere d’Italia, avocetta, averla cenerina, forapaglie castagnolo, pendolino e il rarissimo falco pescatore.