Piombino – Da oggi il trasferimento dell’Archivio delle acciaierie presso i locali ex Volpi. Il materiale documentario in deposito all’ Archivio storico comunale

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Al via il trasferimento dell’archivio delle acciaierie presso l’edificio ex Volpi sul viale Unità d’Italia.
La ricca documentazione, ceduta in deposito da Aferpi al Comune di Piombino con la stipula di un’apposita convenzione, verrà trasferita a partire da oggi, lunedì 6 maggio secondo un piano che vede il coinvolgimento di Aferpi, con la disponibilità del proprio personale per effettuare le operazioni di trasloco, della ditta specializzata Sima Tec di Firenze, dell’archivio storico comunale di Piombino, della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana.
Il trasferimento durerà all’incirca per tutto il mese di maggio, considerata la grande quantità di materiale da spostare. Si parla infatti di oltre 1.300 metri lineari di documentazione da conservare, di straordinario interesse storico per la città e per le altre realtà italiane e sovranazionali interessate alla storia della siderurgia, già notificato dalla Soprintendenza Archivistica per la Toscana alla fine degli anni ‘90.
L’archivio, che è stato conservato fino a oggi in una palazzina vicina al quartiere Cotone all’interno del perimetro della fabbrica, contiene documentazione che va dai primi decenni del ‘900 fino agli anni ’90 del secolo scorso, consentendo la ricostruzione delle varie fasi attraversate dallo stabilimento siderurgico ( ILVA, Italsider, Deltasider, Acciaierie e Ferriere, Lucchini ecc…) e della memoria storica di tutta la città e del territorio.
Le carte rivestono un notevole interesse ai fini della ricostruzione storica dell’attività economico-industriale, del ciclo produttivo, delle caratteristiche sociali del lavoro operaio in Toscana, del rapporto tra industria e città, della sicurezza del lavoro e molto altro.
Di particolare interesse infatti, la documentazione riguardante il personale: cartelle di operai licenziati e trasferiti dal 1952, documenti sull’attività sociale organizzata dalla fabbrica per i dipendenti, settimane bianche, colonie estive ecc. Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro sono conservate denunce e rapporti di infortuni sul lavoro, registri di infermeria, dati medici, inserti sulle malattie professionali e silicosi, cartelle relative alle cure termali. E poi ancora documenti relativi agli scioperi, punizioni, cause tra società e dipendenti per gli anni 50/70, provvedimenti disciplinari, accordi aziendali.
L’obiettivo immediato di tutti gli enti coinvolti è quindi quello di mettere in sicurezza l’archivio trasferendolo in una sede più adeguata ai fini della sua corretta conservazione e valorizzazione.
L’immobile di viale Unità d’Italia, di proprietà della Sol, è stato concesso in comodato d’uso al Comune attraverso un apposito contratto ed è stato parzialmente ristrutturato per consentire la conservazione del materiale.
Una destinazione che, nelle intenzione del Comune dovrà essere temporanea, perché l’obiettivo dell’amministrazione comunale rimane quello di realizzare un centro di documentazione sulla storia della siderurgia presso polo culturale di piazza Manzoni, con la ristrutturazione delle ex officine Ipsia relativa al secondo lotto dei lavori.

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