Piombino – Chi gioca a dadi con il futuro di Piombino ?

Il giorno 18 alle ore 11.00 si è tenuta la riunione al Mise tra JSW, Ministero dello Sviluppo Economico, varie istituzioni e Organizzazioni Sindacale. Argomento principale dell’incontro la richiesta da parte della proprietà del rinvio di 4 mesi per la presentazione del piano industriale.
Insieme al Camping Cig, l’Opposizione Cgil ha partecipato ad un presidio sotto al Ministero. Hanno portato la loro solidarietà Eliana Como Portavoce Nazionale dell’area di Opposizione Cgil, e i parlamentari Stefano Fassina e Gregorio De Falco.
I risultati dell’incontro sono stati deludenti, in pratica l’azienda si è presentata battendo cassa su tutti i fronti, dall’energia, agli incentivi regionali, a sconti sulle banchine senza aver presentato alcuna documentazione in merito al piano industriale. Le parti hanno convenuto di ritrovarsi , senza le organizzazioni sindacali, il giorno 26 con il Comitato di Controllo per la verifica dell’accordo di programma per poi ritrovarsi nella prima settimana di marzo con le OO.SS. per fare nuovamente il punto della situazione .Se dai tavoli tecnici ci sarà un assenso di massima ,saranno concessi i 4 mesi di proroga chiesti da Jindal per la presentazione di un piano provvisorio e 4 mesi per il governo per presentare le osservazioni al piano. Dopo 8 mesi si prevede la presentazione del piano definitivo. E’ abbastanza chiaro che il round è stato vinto dall’azienda che ha incassato anche una sostanziale approvazione da parte del Commissario Governativo Nardi sui numeri delle persone attualmente in produzione, con i Sindacati ancora in stand by almeno fino alla prossima riunione. Va segnalata per l’ennesima volta l’assenza del Ministro Patuanelli e anche della Sottosegretaria Morani, che tanto a cuore diceva di aver preso la vicenda Piombino.Ancora una volta solo fumo e niente arrosto, mentre Piombino continua a languire in attesa di un futuro che si prospetta estremamente incerto.
La delusione per l’esito della riunione si sono poi sommati alle sconcertanti modalità di convocazione dell’assemblea dei lavoratori, indetta da Fim, Fiom e Uilm in fretta e furia solo alle ore 14.30, al termine dell’incontro al MiSE, per le ore 18.00 del giorno stesso, in fabbrica a Piombino, rendendo praticamente impossibile alla maggior parte dei lavoratori la presenza all’assemblea: non è la prima volta che si convoca precipitosamente un’assemblea, che poteva e doveva essere programmata da giorni. Questa, iniziata alle 18.20 con gli interventi dei tre segretari confederali di categoria, si è di fatto trasformata in una mera informazione, senza possibilità di intervento da parte di delegati e lavoratori, dato che alle 19.00 i lavoratori in produzione sono dovuti rientrare a lavoro, mentre i pochissimi esterni dovevano comunque abbandonare la sede aziendale: alla faccia della democrazia sindacale.
p.Opposizione Cgil Piombino
Alessandro Babboni

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