Il porto di Piombino ha archiviato il mese di aprile con una contrazione di oltre il 70% dei mezzi commerciali sbarcati/imbarcati (quasi 6400 unità in meno movimentate rispetto allo stesso mese del 2019) e un calo percentuale del 96% nel traffico passeggeri (213 mila persone in meno). Com’era lecito aspettarsi, il quarto mese dell’anno ha confermato il trend di decrescita dei traffici portuali cominciatosi a registrare a marzo, a seguito delle misure di lockdown attivate dai vari paesi per arginare la diffusione del Coronavirus. Il rallentamento della produzione ha colpito duro anche il traffico delle rinfuse solide che ad aprile ha registrato un calo di 150 mila tonnellate rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Complessivamente, il 1° quadrimestre si è chiuso con una movimentazione di 944 mila tonnellate, in calo del 31,9 per cento rispetto al 2019. Peggiora dunque il consuntivo traffici dello scalo tanto che il I trimestre si era chiuso con una flessione dell’11%.
Rispetto a quanto rilevato lo scorso anno le tonnellate movimentate in meno dallo scalo sono state quasi 450 mila di cui oltre 340 mila totalizzate nel solo mese di aprile. Nel settore rotabile, tra gennaio e aprile sono state sbarcate/imbarcate 265mila tonnellate in meno (-41,7%). Il comparto, che costituisce il 40% della movimentazione dello scalo, ha registrato una variazione negativa anche in termini di mezzi commerciali (guidati e s/r) movimentati. Nei primi quattro mesi dell’anno, i mezzi sbarcati/imbarcati sono stati, in unità, 19.082 contro i 27.468 del 2019, oltre 6.000 mezzi in meno, pari ad un tasso di decrescita del 30,5%.
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