Proseguiamo con l’esame più approfondito del nuovo patto per Piombino indicato dal sindaco Ferrari “Gli obiettivi a livello europeo nella programmazione 2021-27 e quelli illustrati dal Quadro Strategico Regionale per uno sviluppo sostenibile sono confacenti alle problematiche della città e rappresentano un’occasione unica per uscire da una profonda crisi economica risanando il territorio per decenni violentato dalla fabbrica che oggi occupa 600 ettari del territorio anche con impianti ormai in disuso. E’ nostra intenzione ridurre l’area industriale con strumenti urbanistici assicurando uno spazio, lontano dalla città per una produzione di acciaio con criteri green che l’Europa incentiva. Piombino deve diventare un sito industriale innovativo – grazie all’intervento dei soggetti privati e, per ciò che concerne la fabbrica, anche dello Stato -, che utilizzi le più evolute tecnologie nel rispetto dell’ambiente. Purtroppo le tempistiche per una ripresa della produzione dell’acciaio, su cui confidiamo, sono lunghe e la prospettiva occupazionale non appagante. Ecco perché i finanziamenti europei dovranno coprire le bonifiche ed il risanamento ambientale: è un’occasione irrinunciabile.” Il Nuovo Patto per Piombino poggia su tre grandi pilastri: gli smantellamenti e le bonifiche; le opere infrastrutturali di collegamento; gli investimenti culturali; a tutto questo si aggiunge la partita dell’ingresso dello Stato nella compagine sociale di Jsw, che garantirebbe governance e produzione green in coerenza con Green Deal europeo. In un prossimo servizio completeremo questi concetti.
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