Piombino – Al Rivellino si inaugura la mostra dello scultore Massimo Bertolini

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La Fortezza del Rivellino a Piombino dal 3 al 31 Agosto, ospita la mostra dello scultore Toscano Massimo Bertolini. L’esposizione, intitolata “Ruggine“ è anche il titolo assegnato all’opera che lo Scultore ha dedicato alla Città di Piombino, o meglio a tutti quei cittadini che hanno legato la propria vita all’Acciaieria. Si tratta di un cubo in Corten posto in bilico e sostenuto da sei figure stilizzate che si prodigano con grande sforzo a sostegno. Il cubo nella simbologia rappresenta il mondo materiale e l’insieme dei quattro elementi. Viene associato alla stabilità e alla totalità terrena. Gli altri lavori, anch’essi rigorosamente realizzati in ferro e corten, affrontano temi strettamente collegati, ad esempio la scultura dal titolo “La stella polare” dove una serie di figure umane si intrecciano e si contorcono alla ricerca di un punto di riferimento.
Nel lavoro intitolato “Senza confini” compare, accostata a due figure incombenti, una pianta di vite vera collocata all’interno della scultura diventando essa stessa parte integrante dell’opera.
Sembrerebbe un omaggio al territorio, ma come ci dice il suo autore: “Ho voluto sottolineare l’impossibilita di racchiudere l’elemento vegetale entro qual si voglia confine”. Questi bozzetti sono in massima parte progetti per installazioni da realizzare in grandi dimensioni, creando una più forte interazione con il pubblico. “Il viaggio” è una scultura dedicata al tema dell’emigrazione, nella quale ci sono figure arcuate che poggiano su due punti per descrivere il percorso dell’essere umano, dal punto di partenza a quello di arrivo, intervallate da profonde lacerazioni per evidenziare il prima e il dopo di queste esistenze. La mostra si conclude con un lavoro intitolato “Limite” anch’esso legato alle tematiche che lo scultore Bertolini ci ha proposto, quali elementi di riflessione sulla nostra più stridente attualità.
La mostra è stata organizzata con la collaborazione di Prendi l’Arte & mettila Ovunque, lo studio associato che si occupa, per conto del Comune di Piombino, del servizio di apertura e animazione dei camminamenti superiori del Rivellino e la visita alla Torre ed è inserita all’interno della rassegna Fusioni Piombino Festival, che nasce grazie alla collaborazione tra la Fondazione Orchestra della Toscana, l’Amministrazione Comunale, le forze vive presenti nella città e il prezioso sostegno di Fondazione Livorno.
La rassegna vuole “fondere” linguaggi artistici diversi, contaminando la musica (classica, jazz, rock, lirica ecc.) con altre espressioni artistiche, al fine di valorizzare i luoghi e le architetture, ricche di storia e di memoria, del nostro territorio (dagli antichi Etruschi alla modernità industriale).
Curriculum sintetico Massimo Bertolini
Massimo Bertolini nato a Pisa nel 1957, diplomato in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara (1981) con il Prof. Floriano Bodini.
Docente di Discipline Plastiche.
Hanno scritto di lui: Luigi Bernardi, Mario E. Martini, Raffaello Bertoli, Omero Biagioni, Dino Carlesi, Mario De Micheli, Anna Laghi, Vittoria Lapi Righetti, Nicola Micieli, Jgor, Tommaso Paloscia, Dino Pasquali, Piercarlo Santini, Paolo Redi, Osvaldo Pavan, Liliana Di Ponte, Mario Rochi, Umberto Sereni, Raffaele De Grada, Ferruccio Veronesi, Michele Fuoco, Riccardo Ferrucci, Clizia Orlando, Paolo Levi, Giorgio Seveso, Giovanni Biagioni, Rossana Bossaglia, Emilia Nadial, Enrica Frediani, Luigi Gatti, Gian Luigi Corinto, Alberto Agazzani, Lodovico Geirut, Sara Montenegro, Mario Guastella, Elisa Schiffo, Giuseppe Cordoni, Fulvio Gatti, Armando Brignolo, Laurana Laiolo.
1984, segnalato Bolaffi sul “Catalogo n.8 della Scultura Italiana” (Edizioni Giorgio Mondadori) dal critico d’arte e giornalista Prof. Tommaso Paloscia della Nazione di Firenze.
1985, segnalato sulle edizioni d’arte “Eco d’Arte Moderna” di Firenze dal critico d’arte Prof. Nicola Micieli.

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