Massa Marittima – Nasce il polo museale sulla storia mineraria

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Un finanziamento di 75 mila euro per creare un nuovo polo museale dedicato alle miniere a Massa Marittima. Un progetto che diventerà realtà grazie alla partecipazione del Comune al bando “Spazi attivi”, per la rigenerazione urbana del territorio promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, che ha portato a questo importante contributo. “L’intervento – spiega l’Assessore alla cultura Marco Paperini – riguarda lo spostamento del Museo di Storia e Arte delle Miniere, attualmente ospitato nel Palazzetto delle Armi, in Piazza Matteotti, negli spazi della ex scuola in Via Corridoni, un edificio attualmente quasi inutilizzato ma situato in un luogo strategico che funge da cerniera tra il centro storico, le strade principali e il Parco di Poggio, polmone verde della città. Grazie a questa nuova sede – aggiunge Paperini – il museo, dove si possono trovare oggetti e attrezzi usati dai minatori e una ricca documentazione fotografica e cartografica, minerali e plastici, sarà integrato al Museo delle Miniere che si trova sempre in Via Corridoni con le sue gallerie che, iu una riproduzione fedele della miniera novecentesca, si snodano sotto una collina di travertino per oltre 700 metri dove invece sono esposti numerosi strumenti da lavoro, macchinari e vagoni ancora in uso fino a pochi anni fa. In questo modo – conclude – sarà realizzato un unico polo museale dedicato alla storia mineraria della città”. Il progetto prevede la realizzazione di percorsi multisensoriali che coinvolgeranno il visitatore guidandolo alla scoperta dei valori, della identità e la storia del territorio legato allo sfruttamento minerario con esperienze virtuali di visita che si integreranno alle esperienze “reali” nelle gallerie già esistenti del Museo delle Miniere “Si tratta di una grande opportunità – ha dichiarato il Sindaco Marcello Giuntini – perché questo nuovo polo culturale offrirà ai visitatori un percorso completo per conoscere la storia delle miniere e del territorio delle Colline Metallifere, dal sottosuolo alle visite virtuali

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