Livorno – Libera per una rete di solidarietà con un giovane senegalese, vittima di “caporalato” nella pesca. Il processo ad ottobre.

[adrotate banner=”6″]

Firenze, 27 aprile 2019 – Nelle scorse settimane il Tribunale di Livorno ha fissato per il 25 ottobre prossimo
il processo a carico di Andrea Caroti, pescatore professionista di Livorno, accusato del reato di sfruttamento
(art. 603 bis del CP, quello collegato al “caporalato”) e ad altri previsto dal Codice della navigazione.
Lo stesso Tribunale ha accolto la richiesta di costituzione di “parte civile” della Flai/CGIL, a fianco della
vittima dei reati commessi dal livornese.
Tre anni fa, quando una vedetta della Capitaneria di Porto di Livorno si era avvicinata al suo peschereccio
per un controllo, Caroti aveva costretto Samba, giovane senegalese richiedente asilo imbarcato senza
contratto, a gettarsi in mare, pur non sapendo nuotare,.
Un caso di sfruttamento aggravato dallo stato di bisogno del lavoratore, accompagnato da minacce contro di
lui ed altri migranti sfruttati “ a nero”, minacce documentate e raccolte dagli agenti della Capitaneria e dei
carabinieri di Livorno.
In seguito a quel clima di intimidazione Samba fu trasferito da un Centro di accoglienza di Livorno ad uno
della provincia.
Qui l’abbiamo conosciuto, ci ha raccontato la sua storia ed è venuto con noi il 21 marzo scorso a Siena, dove
Libera ha organizzato la Giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle mafie. In
quell’occasione, durante un incontro dedicato al “caporalato”, Samba ha raccontato la vicenda di cui è stato
vittima. Samba, tornando da Siena, si è iscritto a Libera.
Nei mesi passati con lui e con il suo avvocato, Delia Del Carlo abbiamo incontrato i rappresentanti della
Flai/CGIL livornese, che gli hanno espresso la loro solidarietà e sostegno.
Il Sindacato riconoscendo nel caso del giovane senegalese un esempio di grave sfruttamento e di attacco alla
dignità della persona, dei lavoratori e delle stesse organizzazioni sindacali ha deciso di costituirsi “parte
civile” nel processo a Caroti.
Una decisione importante e messaggio di un impegno che trova Libera condivisione e sostegno.
La richiesta è stata accolta dal Giudice al processo accanto a Samba ci sarà anche la Flai/CGIL.
Così come Libera, con i suoi Presidi di San Vincenzo/Castagneto Carducci, Cecina e Livorno saranno
accanto a Samba, durante tutto il processo, a dimostrazione che una vicenda del genere non può essere
sottovalutata e relegate a semplice “controversia” lavorativa.
E’ invece il sintomo di un degrado che inizia colpendo i più deboli della “catena” lavorativa, ma che sempre
più si allarga anche ad altri settori.
E’ nelle “fragilità” dei diritti e della giustizia sociale, che storie come quelle di Samba hanno portato alla
luce, che si innescano dinamiche di illegalità che possono suscitare interessi anche da parte della
criminalità organizzata, in forme poco appariscenti, ma altrettanto pericolose e pervasive.
Con questa convinzione e preoccupazione Libera Toscana sostiene la Flai/CGIL e Samba,
confermando il proprio impegno a fianco di tutti coloro che sono costretti a lavorare subendo varie
forme di sfruttamento.

Commenta: