I problemi politici internazionali hanno portato in primo piano il grande tema energetico. L’Europa e l’Italia dipendono dalle fonti fossili, eppure esiste una strada da percorrere, tutta green e sostenibile. Eolico offshore e a terra, fotovoltaico sui tetti, agrivoltaico, biometano, accumuli, pompaggi, reti, efficienza in edilizia e per le industrie, pompe di calore e poi la creazione di un fondo di garanzia per le famiglie per incentivare l’efficientamento energetico e la diffusione delle comunità energetiche rinnovabili”. Sono per Legambiente i pilastri da mettere al centro di un piano energia se si vuole frenare la dipendenza dal gas, ridurre i costi in bolletta di famiglie e imprese e accelerare la transizione energetica evitando una insensata corsa al carbone e richieste di gas da altri Paesi. Per questo rilanciamo investimenti sulle energie rinnovabili.
Ricordiamo che: con decreto 30.04.2019 n. 34 sono stati assegnati, ai comuni, contributi a fondo perduto per investimenti su efficientamento energetico e messa in sicurezza del territorio. Cioè i comuni possono avere dei fondi che coprirebbero gran parte dell’investimento per mettere pannelli fotovoltaici o termici sugli edifici pubblici, cambiare l’illuminazione, coibentare ecc. Inoltre fare opere per la sicurezza idraulica o geologica, mobilità sostenibile (piste ciclabili o mezzi di trasporto compatibili), messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici, abbattimento delle barriere architettoniche ecc.