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Il bilancio di metà mandato del presidente di Fondazione Grosseto Cultura, Giovanni Tombari.
In due anni il numero dei soci è triplicato, così come sono aumentate le partnership. E la rete di vantaggi e agevolazioni per i tesserati è cresciuta grazie agli accordi con tante associazioni e attività commerciali cittadine. Il tutto con l’obiettivo – dichiarato fin dall’inizio – di estendere il più possibile la diffusione della Fondazione Grosseto Cultura tra i cittadini, e di conseguenza le iniziative culturali. Il presidente Giovanni Tombari, in carica dall’ottobre 2017, traccia un bilancio di metà mandato e anticipa la strategia per il futuro. «Fin dal mio insediamento – dice Tombari – avevo dichiarato che il mio obiettivo era quello di stringere un patto culturale tra la Fondazione e la città, considerando innanzitutto i grossetani ma anche le varie istituzioni, associazioni e attività economiche, in modo da creare una rete virtuosa che potesse diffondere al massimo le iniziative culturali. Insomma: non una cultura fatta e destinata a una élite, ma una cultura fatta potenzialmente da tutti per tutti, che potesse intercettare gli interessi e i gusti di ognuno. Non solo per “elevare” tutti ma per renderli partecipi della propria comunità e far rinascere un senso civico e di appartenenza a volte smarrito. Siamo la capitale della Maremma, parte di una delle regioni più conosciute al mondo. Siamo più appetibili di quanto si possa credere, abbiamo grandi margini di crescita e tutte le carte in regola per riuscirci. Ma occorre fare squadra, avviare processi virtuosi, credere in noi stessi. Abbiamo vivacità culturale: serve sviluppare eventi riconosciuti anche fuori dai nostri confini e ricreare una socialità cittadina legata alla cultura. Grosseto deve diventare una meta culturale turistica. E la consapevolezza e la partecipazione dei grossetani sono fondamentali: questo è un processo che deve vederci coinvolti tutti e a tutti i livelli». La strada è tracciata. «Devo dire che stiamo rispettando i programmi – conferma Tombari – grazie all’aiuto di tanti e in particolare al supporto e alla fiducia dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e dal vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Agresti. Il sogno, e tale ovviamente per ora rimane, è che tutti i grossetani possano avere una tessera di socio di Fondazione Grosseto Cultura intesa come carta della città, come avviene in tante realtà cittadine europee: il nostro lavoro di tutti i giorni è rivolto ad avvicinarci il più possibile a questo obiettivo, e la grande offerta di eventi e servizi che mettiamo a disposizione lo dimostra». I numeri sono molto incoraggianti. «In questi due anni di lavoro la città ha recepito il messaggio – osserva ancora Giovanni Tombari – e lo si nota dal tesseramento, in continua crescita. Ma non basta. Abbiamo bisogno del contributo di tutti per crescere, in idee e ma anche in sostegno economico, e una Fondazione forte renderà più forte anche la città mettendo a disposizione un’offerta culturale di qualità sempre maggiore: questo significa una maggiore attrattiva turistica e di conseguenza uno sviluppo per il tessuto economico locale. Dialoghiamo e collaboriamo con tutti e continueremo a lavorare con sempre maggiore impegno gestendo al meglio i nostri tre istituti (il Polo culturale Le Clarisse con il direttore Mauro Papa, l’Istituto musicale comunale “Giannetti” con il direttore artistico Antonio Di Cristofano e il Museo di storia naturale con il direttore Andrea Sforzi) e organizzando grandi eventi per la città (dalla Notte visibile alle opere liriche, dal Maggio musicale fiorentino alla creazione del nuovo polo culturale delle Clarisse con il Museo collezione Luzzetti). Abbiamo tante idee e progetti da sviluppare e sinergie e sostegno da dare ad iniziative di privati e associazioni che ci chiedono collaborazione: a questo proposito abbiamo appena modificato il nostro statuto, offrendo alle aziende private la possibilità di diventare nostri soci aderenti impegnandosi per tre anni anziché per cinque. Stiamo mettendo a disposizione dei nostri soci un’offerta di agevolazioni culturali e commerciali ancor più importante (che tutti possono conoscere sul nostro sito www.fondazionegrossetocultura.it) e vogliamo aprirci al target giovanile con proposte ad hoc. Ad esempio, pensiamo di impegnare i fondi raccolti grazie al 5×1000 in progetti dedicati agli under 35. Per fare tutto questo posso contare sul grande sostegno del Consiglio d’amministrazione (il vicepresidente Sebastiano Venier, Simona Bertelli, Luisa Morelli, Alessandra Paolini), del nostro direttore amministrativo Riccardo Lucetti e del personale e dei collaboratori di Fondazione Grosseto Cultura. Ringrazio tutti loro e chi vorrà sostenerci, credendo con noi in una Grosseto più forte e consapevole delle proprie possibilità».