Nello scorrere le pagine dell’ultimo libro di Fiorenzo Pelagagge “Sulle ali della metamorfosi” abbiamo scoperto come l’autore ci propone una serie di riflessioni sui cambiamenti (ma lui scrive metamorfosi) del costume ad iniziare dagli anni venti del secolo scorso fino ai nostri giorni. L’autore ci propone queste sue riflessioni con affascinanti analisi e confronti dei variegati mutamenti della società con interessanti citazioni di scienziati e scrittori. Evitando una analisi approfondita ci piace ricordare il suo grande amore per la sua terra di Maremma e ne è prova l’inserimento, tra le pagine, di scritti di Guelfo Civinini che descrivono episodi legati ad antiche vicende vissute dagli avi dell’autore. Un altro aspetto è rappresentato dall’ultimo scritto del libro, l’unico che porta la firma “Fiorenzo” una sorta di lascito ideale ad un “giovane nipote”. L’autore scoraggia il giovane a voler rovesciare il tavolo della vita e dei cambiamenti, poi forte dell’esperienza di un’esistenza realmente vissuta Fiorenzo lo esorta ad “aguzzare lo sguardo dell’intelletto e del cuore per non perdere di vista quella strada che l’ideale nipote deve tracciare senza superbia, ma senza troppi timori fino a capire che le cose meno da temere sono proprio quelle che fanno più paura”.
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