Grosseto – “Scrivi con me una favola”, sabato la premiazione delle scuole

Il progetto ha coinvolto i bambini durante il periodo del lockdown.
Sabato 7 novembre alle 10:30 alla libreria Palomar si terrà, a cura del Soroptimist club di Grosseto, la premiazione delle scuole che hanno partecipato al progetto di scrittura del Soroptimist d’Italia “Scrivi con me una favola”. Sarà presente, oltre alla presidente del club grossetano, Sonia Capperucci, l’assessore ai Servizi educativi, Chiara Veltroni, al cui assessorato si deve la diffusione del progetto sul territorio locale. Le finalità del progetto erano quelle di sostenere i bambini durante il periodo difficile del lockdown e i tanti testi giunti hanno dimostrato la validità dell’iniziativa.
I giovani alunni dovevano scrivere il finale della favola “Nel paese di Santa Muchina” e hanno aderito in tanti con entusiasmo e grande coinvolgimento, anche emotivo. Le scuole e le insegnanti che nell’anno scolastico 2019-20 hanno partecipato sono: istituto comprensivo 1 scuola primaria P.Aldi insegnante Luisa Sarcoli; istituto comprensivo 6, scuola primaria E.Toti insegnante bibliotecaria Leandra Allegro; istituto comprensivo Orsino Orsini di Castiglione della Pescaia: scuola primaria G.Pascoli insegnante Ornella Temperani; scuola primaria Marina di Grosseto C.Collodi insegnante Silvana Urciolo. Sarà premiato anche Giulio Donnini, l’alunno autore della copertina del libro in corso di stampa “Epidemia, terremoti e altri disastri”, Franco Angeli editore, che raccoglierà i lavori degli alunni che da 19 diverse città hanno partecipato al progetto di scrittura.
“Sosteniamo con estremo piacere l’iniziativa promossa da Soroptimist – affermano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore ai Servizi educativi Chiara Veltroni – Soprattutto in questo periodo di chiusure che possono soffocare la fantasia dei bambini è giusto dare loro la possibilità di immaginare e costruire un mondo migliore, finalmente in pace.”
“Con i loro testi – dichiara l’autrice, Anna Genni Miliotti – i bambini ci hanno dimostrato come si possano affrontare le sfide difficili imposte da questa epidemia, con uno sguardo di speranza rivolto al futuro”.
Il progetto è ora diventato internazionale e la favola è stata tradotta in 8 lingue e sta viaggiando nelle scuole in Europa, Brasile e India.

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