Grosseto – MUSEO NATURALE MAREMMA: Venerdì 23 aprile “Butterfly Conservation”

Monitorare le farfalle in Maremma con il progetto Butterfly Conservation Europe
Se ne parla venerdì 23 aprile in un evento online del Museo di storia naturale della Maremma

Il Museo di storia naturale della Maremma collabora alla rete nazionale Butterfly monitoring scheme Italia (Bms-it) che prevede la nascita di una rete di monitoraggio a lungo termine delle farfalle italiane, sotto l’egida della Butterfly conservation Europe. E in seguito al workshop organizzato nel marzo 2020 proprio nella struttura museale di Fondazione Grosseto Cultura, con il supporto del progetto Able-Assessing ButterfLies in Europe, era nata l’idea di costituire un gruppo locale per il monitoraggio dei lepidotteri diurni e fornire supporto ai volontari che fossero in grado di utilizzare i metodi standardizzati già applicati in altri Paesi europei. Nel tempo il progetto è cresciuto, così come la mole di dati raccolti, e adesso il Museo di storia naturale organizza un evento online sul tema “Monitorare le farfalle in Maremma: il progetto Butterfly Conservation Europe”: l’appuntamento è per venerdì 23 aprile alle ore 17 in diretta sulla pagina Eventi del sito del museo e sulla pagina Facebook “Museo Storia Naturale Maremma”. Pamela Rustici (Bms Maremma) e Federica Paradiso (Università di Torino) illustreranno il progetto e mostreranno i dati raccolti nel corso del primo anno di attività in Maremma. «L’Italia – spiega il direttore del Museo di storia naturale della Maremma, Andrea Sforzi – ospita il 37% delle specie di farfalle della fauna euro-mediterranea, rivestendo quindi un ruolo importante per la loro conservazione. Questi insetti sono ottimi bioindicatori dello stato di salute di un ambiente e vengono riconosciuti come “specie ombrello” perché proteggendoli garantiamo la protezione anche a un vasto numero di altre specie. Tuttavia anche le farfalle, come gli altri insetti, sono minacciate da una serie di fattori di rischio: per questo è importante raccogliere dati per produrre stime affidabili dell’evoluzione numerica delle popolazioni. Proprio dall’esigenza di raccogliere una notevole mole di dati nel tempo è nato il Butterfly monitoring scheme (eBms), un progetto che coordina e organizza le banche dati nazionali secondo un preciso protocollo operativo. Ci sono già migliaia di volontari in tutta Europa che aiutano a raccogliere dati per la conservazione delle farfalle, e anche la Maremma ha risposto a questo appello». Per saperne di più: https://www.museonaturalemaremma.it/ebms-monitoraggio-farfalle/

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