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“Abbiamo avuto richieste di adesioni anche da musei situati in altre aree come Siena e Livorno. La dimostrazione che la Rete Musei di Maremma ormai costituisce un modello per tutta la Toscana e quindi dobbiamo guardare oltre la nostra realtà”. Lo ha dichiarato giovedì 22 novembre a Grosseto Irene Lauretti presidente della Rete museale provinciale, che riunisce 54 tra musei, aree archeologiche e centri espositivi pubblici e privati, durante il convegno “Turismo, musei e accoglienza. Dialogo tra i Musei di Maremma, gli operatori e i nuovi Ambiti Territoriali Turistici”. Un evento organizzato dalla stessa Rete Musei di Maremma, con capofila il Comune di Massa Marittima, insieme alla Regione e la Provincia, con lo scopo di creare un primo momento di incontro e riflessione con tutti i soggetti che in Maremma lavorano su più livelli nel settore turistico e culturale, dopo la riforma della Regione che ha istituito i nuovi Ambiti territoriali Turistici che in pratica sostituiscono la vecchia Apt. Una svolta molto importante per un territorio come quello della Provincia di Grosseto ricco di archeologia, arte, tradizioni, natura e paesaggio. Al convegno, moderato dal giornalista Sandro Vannucci, era presente un folto pubblico tra sindaci, assessori, operatori museali e turistici, presidenti dei Parchi e i vertici dei tre ambiti territoriali turistici appena nati in cui è divisa la Maremma: l’Ambito Sud, l’ Ambito Nord e l’Ambito Amiata. Tra i relatori Carlo Chiappini direttore della Fondazione Sistema Toscana, Andrea Benini sindaco di Follonica capofila dell’Ambito Turistico Maremma Toscana area Nord, Luca Agresti vicesindaco di Grosseto capofila Ambito Turistico Maremma Toscana area Sud, Adriano Crescenzi dell’Ambito turistico Amiata, Lucia Venturi presidente del Parco della Maremma, Lidia Bai presidente del Parco Minerario Colline Metallifere e la direttrice Alessandra Casini. “E’ stato un appuntamento davvero importante – ha aggiunto Irene Lauretti presidente dei Musei di Maremma -, un primo passo per aprire una nuova fase per la promozione culturale del nostro territorio alla luce della nascita dei nuovi ambiti turistici. E’ stata anche l’occasione per trovare tutti insieme nuove linee comuni di azioni, creare forme di dialogo per programmare le nostre attività per il 2019 e gli anni a venire. Un nuovo corso – ha concluso – che non dimentichi tutti gli operatori che lavorano direttamente sul campo turistico, ambientale e culturale”.