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Lunedì 11 marzo appuntamento con i cittadini per ascoltare idee sul centro storico.
Il progetto “Fuori” entra nel vivo: lunedì 11 marzo alle 14.30 nella sala conferenze di Clarisse Arte, si terrà il primo incontro pubblico con i cinque artisti under 35, vincitori del bando, che parteciperanno alla quarta edizione del progetto.
L’iniziativa si pone un obiettivo ambizioso: attivare un percorso di riflessione sui modi di abitare e animare il centro storico di Grosseto che si trova a vivere un periodo di crisi e svuotamento, come accade in molte altre città italiane di medie dimensioni. Protagonisti saranno cinque giovani artisti selezionati tramite un bando promosso da Fondazione Grosseto Cultura e Clarisse Arte in collaborazione con l’associazione culturale Clan e con Fondazione Grosseto Cultura Under 30, sostenuto da Fondazione Cassa di risparmio di Firenze e in sinergia con Pop up, il progetto di rigenerazione urbana promosso da Regione Toscana e Comune di Grosseto in collaborazione con Fondazione Grosseto Cultura e Sociolab. Alessandra Cecchini, Giulia Dari, Livio Ninni, Silvia Pujia e Maria Teresa Zingarello: questi i nomi dei creativi che parteciperanno alla “residenza d’artista” che si svolgerà a CityLab, lo spazio Pop up affidato alla gestione di Clan, da domenica 10 a domenica 17 marzo. «Abbiamo selezionato cinque artisti provenienti da tutta Italia – spiegano Mauro Papa, Giada Breschi e Mara Pezzopane, membri della commissione che ha selezionato i nomi dei vincitori – tutti tra i 18 e i 35 anni. Una di loro vive in Maremma: pensiamo che l’artista abbia una visione del mondo particolare e che riesca a tracciare strade mai percorse per riqualificare i luoghi, ancor più se quei luoghi li conosce da vicino. E i titolari delle attività aperte grazie a Pop up, già protagonisti di un progetto di rigenerazione urbana che sfrutta la creatività e la collaborazione tra diversi soggetti, saranno gli interlocutori privilegiati di questa iniziativa». Lunedì comincia il percorso di partecipazione da cui nasceranno le idee che gli artisti svilupperanno nei giorni di permanenza in città: l’assemblea, che vedrà la partecipazione dei popuppers, sarà aperta a tutti. I vincitori del bando incontreranno i cittadini per scoprire i desideri, le idee, le speranze e le aspettative che i grossetani ripongono nei progetti dedicati alla città. Durante la residenza, i giovani artisti sono chiamati a riflettere sulle dinamiche maturate nel corso degli incontri e lavoreranno per elaborare un progetto d’arte unitario e centrato sul tema dello sviluppo urbano e sociale per un riuso consapevole e collettivo del centro storico e dei suoi spazi civici di aggregazione. Potrà svilupparsi in linguaggi di natura visuale, performativa, multimediale, concettuale e altro, senza obbligatoriamente risolversi in una mostra o uno spettacolo: la residenza potrà anche semplicemente definire un progetto o un piano di lavoro la cui esecuzione potrà essere affidata alla collettività, o comunque a soggetti terzi, in periodi successivi a quello della residenza.
Ecco le biografie dei cinque artisti vincitori:
Alessandra Cecchini: classe 1990, di Rivodutri (Rieti), i suoi lavori riguardano la memoria individuale e collettiva, l’identità, il rapporto dell’uomo con i mass media utilizzando linguaggi ogni volta diversi ma mantenendo sempre un legame privilegiato con il disegno.
Giulia Dari: classe 1987, nata a Siena ma residente in Maremma, la fotografia è il media con il quale si esprime.
Livio Ninni: classe 1989, di Torino, realizza reportage fotografici utilizzandoli come base per la realizzazione delle sue opere. Le immagini vengono infatti applicate su supporti, solitamente di legno o ferro, grazie a una particolare tecnica di trasferimento dell’immagine.
Silvia Pujia: classe 1985, di Lamezia Terme, crea installazioni site specific e azioni performative.
Maria Teresa Zingarello: classe 1985, di Castrignano del Capo (Lecce), si esprime attraverso azioni performative, fotografia e installazioni. Accanto alla fotografia digitale coltiva l’interesse per la fotografia analogica e la pellicola fotografica.