Grosseto – FONDAZIONE GROSSETO CULTURA: prorogata la mostra Cavallini/Bianciardi

Proroga fino a marzo per la mostra “Furio Cavallini ovvero il Crazy Horse di Bianciardi”
Venerdì 25 febbraio in Clarisse un incontro con Lucia Matergi e visita guidata con Elisa Favilli

Il finissage della mostra “Furio Cavallini il Crazy Horse di Bianciardi” al Polo culturale Le Clarisse era in programma domenica 13 febbraio. Ma il grande successo di pubblico ottenuto  dall’esposizione ha convinto gli organizzatori a prorogarla di un mese: sarà possibile visitare la mostra fino al 13 marzo (sempre a ingresso gratuito). E per festeggiare l’ufficializzazione della proroga, venerdì 25 febbraio alle ore 17 in Clarisse la Fondazione Bianciardi organizza un incontro con Lucia Matergi – direttrice scientifica della fondazione – sul tema “Furio Cavallini e Luciano Bianciardi, due provinciali a Milano”, seguito da una visita guidata alla mostra con la curatrice Elisa Favilli.

La mostra “Furio Cavallini il Crazy Horse di Bianciardi” è promossa dall’Associazione culturale Giuseppe e Gina Flangini, in collaborazione con il Comune di Grosseto, il Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura, la Fondazione Luciano Bianciardi e la famiglia Cavallini. È il primo evento culturale con cui il Comune di Grosseto ha dato ufficialmente inizio alle celebrazioni dei cento anni dalla nascita di Luciano Bianciardi (1922-2022). Curata da Elisa Favilli, storica dell’arte, e Fabio Canessa, critico letterario e cinematografico, la mostra è un intreccio narrativo basato sull’amicizia ventennale (1954-1971) tra il pittore Furio Cavallini (Piombino 1929- Cecina 2012) e lo scrittore Luciano Bianciardi (Grosseto 1922-Milano 1971).
In esposizione 23 opere realizzate da Cavallini (tra quadri e disegni) insieme con 12 brani tratti dagli scritti realizzati da Bianciardi, che avranno il compito di svelare ad ogni lettore-visitatore lo sguardo critico con cui lo scrittore grossetano raccontava il suo personale punto di vista sull’arte e la complicità tra Cavallini e Bianciardi, grazie alle lettere che Bianciardi inviò all’amico piombinese, oggi conservate negli archivi della Fondazione Bianciardi e della famiglia Cavallini.

Il catalogo della mostra è pubblicato da Pacini Editore. 

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