Grosseto – “Conversazioni con Bianciardi”: al via il ciclo di incontri

Il 21 aprile si terrà il primo dei tre eventi organizzati dalla Fondazione Luciano Bianciardi, in occasione dei cento anni dalla nascita dell’autore grossetano, dal titolo “Conversazioni con Bianciardi”.

Tutti gli appuntamenti si terranno alla Biblioteca Chelliana, scelta per il forte legame che Luciano Bianciardi aveva con questo luogo, di cui è stato direttore all’inizio degli Anni ’50 del secolo scorso. Sotto la sua guida, la biblioteca ha beneficiato sia di una ricostruzione post-bellica sia di un ammodernamento profondo: non solo un luogo in cui custodire libri ma anche un punto di incontro per convegni e proiezioni cinematografiche. Con questo progetto, dunque, la Fondazione vuole recuperare il significato ed il senso che Bianciardi aveva dato alla Chelliana negli anni della sua direzione, che lui stesso definì come “i più belli della sua vita”.

Al primo degli eventi verrà presentata l’autobiografia infinita di Luciano Bianciardi con letture da “Il lavoro culturale”, “La vita agra” e “Aprire il fuoco” a cura di Lucia Matergi, direttrice di Fondazione L. Bianciardi.

Il secondo appuntamento, il prossimo 12 maggio, sarà dedicato a Luciano Bianciardi come bibliotecario a Grosseto, attraverso la lettura di dispense, a cura di Anna Bonelli, direttrice della Biblioteca Chelliana, e Massimiliano Marcucci, presidente di Fondazione L. Bianciardi. A conclusione, verrà messa in atto la performance teatrale “Bianciardi e il Bibliobus” a cura di Anima Scenica Teatro.

Infine, il 24 giugno verrà concluso il progetto con la presentazione di “Luciano Bianciardi traduttore”, in cui verrà enfatizzato anche questo lato dell’autore. Per i più interessati al tema saranno proposti anche dei testi da leggere che fanno parte delle opere tradotte da Bianciardi.

“È bellissimo e importante rileggere, oggi, le opere di Bianciardi, che costituiscono una parte della storia grossetana – affermano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Cultura Luca Agresti -. Le nuove generazioni devono conoscere questo autore, entrare nel suo mondo, e il modo migliore affinché non venga dimenticato ma valorizzato è senza dubbio quello di apprezzarlo nuovamente attraverso questi eventi. Noi, concittadini di Bianciardi, siamo i primi a dover rinnovare la memoria e la profondità di una mente così fuori dal comune, così geniale. Questi tre eventi sono la dimostrazione di un impegno preciso: raccontare la sua vita e le sue opere, avvicinare giovani e meno giovani alla figura di questo protagonista indiscusso del Novecento, punto di riferimento per generazioni ed esempio di passione e impegno libero da condizionamenti”.

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