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Il direttivo della sezione dei partigiani di Follonica “Virio Ranieri”, nell’ultima riunione ha approvato, all’unanimità ,un documento che esprime soddisfazione per la deliberazione del consiglio comunale sulla mozione antifascista.
Durante la seduta l’Anpi Follonica ha affrontato anche altri temi riguardanti l’associazione: il tesseramento 2019 ( in sensibile aumento), il documento del comitato nazionale del 12 settembre scorso, l’assemblea degli inscritti /previstavenerdì 18 ottobre), la Conferenza di Organizzazione per il rinnovo del direttivo( (16 novembre).
Questo il testo del documento antifascista:
“Il Direttivo Anpi di Follonica esprime molta soddisfazione per l’approvazione della mozione antifascista, presentata durante il Consiglio Comunale dal PD, da “Follonica a Sinistra” e da “Prima Vera Civica” e approvata a maggioranza. Le vicende di cronaca recenti hanno evidenziato come questo atto del Consiglio dimostri la sua attualità, perché oggi soffiano con forza, di nuovo, venti neofascisti che alimentano odio e violenza. Per questo riteniamo importante che anche nel nostro Comune ci sia una regolamentazione che vieti l’utilizzo di spazi pubblici ad associazioni e manifestazioni che si richiamino esplicitamente al fascismo o a orientamenti razzisti, xenofobi, antisemiti, omofobi o comunque discriminatori.
Come Anpi siamo impegnati e continueremo a impegnarci per la promozione dei valori dell’antifascismo e della Costituzione e che riteniamo importante valorizzare e far conoscere soprattutto ai giovani.
La mozione approvata dal Consiglio impegna il Sindaco e la Giunta a continuare nelle azioni di sostegno finalizzate a promuovere la conservazione dei valori dell’antifascismo e della Resistenza, dando particolare attenzione a promuovere iniziative culturali, in collaborazione con le scuole, affinché sia mantenuta la memoria storica, venga portata all’attenzione soprattutto delle giovani generazioni il problema dei nuovi fascismi e la condanna dei movimenti razzisti, xenofobi, omofobi, antisemiti.
Questa decisione rende più evidente che la lotta antifascista e di Liberazione non appartiene solo alla memoria del passato, ma rappresenta un insieme di valori e pratiche sulle quali rilanciare l’idea di una cittadinanza inclusiva e solidale che fa dei principi di eguaglianza e accoglienza il senso profondo della nostra idea di comunità.”