Follonica – L’assessore alla Polizia Municipale Andrea Pecorini sul rinvio a giudizio della vigilessa

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In merito al rinvio a giudizio della dipendente in forza al Comando Polizia Municipale di Follonica lo scorso anno, il Vice Sindaco e Assessore alla Polizia Municipale Andrea Pecorini, dichiara quanto segue:
“E’ stato richiesto il rinvio a giudizio per la dipendente in forza al Comando Polizia Municipale, accusata di una serie di reati, tra cui l’abuso d’ufficio, commessi in ragione del suo servizio; sarà il tribunale a giudicarla.
E non perché ‘dipendente pubblico’ , non perchè ‘vigile urbano’, e soprattutto non perché ‘donna’, ma perché ha sbagliato e chi sbaglia deve essere giudicato nelle sedi opportune, ma soprattutto chi sbaglia deve essere giudicato per ciò che ha fatto, e non per chi è.
Non possiamo purtroppo sottovalutare invece le aggressioni verbali, in taluni casi sessiste, che si sono scatenate sui social nei confronti della nostra Polizia Municipale, mortificando un ruolo e una professionalità troppo spesso ridotti a ‘cattivi esattori’ di balzelli comunali.
Il ruolo dell’agente di Polizia Municipale è complesso e non si esaurisce con la sola presenza sul territorio, dove peraltro è chiamato dalla più disparate criticità, ma si trova a dover svolgere anche rilevanti servizi al cittadino all’interno del Comando; autorizzazioni, permessi, indagini, informazioni, accertamenti, rapporti con Procura, Prefettura, incombenze burocratiche e gravose che devono essere svolte con accuratezza e tempistiche ridotte al minimo per arginare situazioni che possono complicarsi se trascurate.
Tutto questo, e molto altro, viene svolto dalla nostra Polizia Municipale nel miglior modo possibile, a fronte oltretutto di una criticità in termini di organico che purtroppo non è facile da gestire (blocco del turn over, richieste di mobilità, esaurimento delle graduatorie…) e per la quale ci assumiamo la responsabilità politica e amministrativa.
Ma le donne e gli uomini che lavorano ogni giorno con senso di responsabilità e con una professionalità complessa e articolata devono essere rispettati, come ogni altro lavoratore; in ogni ambiente di lavoro, in ogni settore, in ogni ufficio, c’è stato, c’è e, purtroppo, ci sarà chi sbaglia, più o meno volutamente.
Non facciamo sconti a nessuno, il lavoro è troppo importante per prendersene gioco; questo però non deve consentire una becera condanna rivolta indiscriminatamente contro un intero settore, contro tutti quei dipendenti, fortunatamente per noi tutti, la stragrande maggioranza, che sono a servizio della città e dei suoi cittadini”.

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